Tuttosport - Meno tasse e talenti a costi più bassi: ecco perché il Milan compra molto all'estero

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Non solo: all’estero c’è un coraggio maggiore nel lanciare i giovani, farli crescere e poi cederli a cifre non esagerate

Così facendo, però, le risorse che un club potrebbe immettere sul "mercato interno", vengono destinate ad altri lidi.

È un Milan che guarda sempre di più all’estero.

Le squadre italiane prendono giustamente ossigeno dalle cessioni più remunerative, ma tendono spesso a gonfiare troppo le valutazioni. (Milan News)

Su altri giornali

Sono esclusi i ritorni dai prestiti (Pobega, Conti, Caldara, Plizzari), i riscatti (Tomori, Tonali) e i rinnovi dei prestiti (Brahim Diaz). Ma nonostante qualche inquietante assonanza (ruolo, provenienza dal campionato francese, origine africana del calciatore, ecc) tutto è andato al proprio posto (Milan Night)

Dopo aver chiuso per Giroud, Ballo-Touré e Brahim Diaz, il Milan adesso è alla ricerca di un centrocampista e di un terzino destro. Sono arrivati in quel di Milanello calciatori quali Maignan, Giroud, Ballo-Touré e Brahim Diaz, oltre ad aver riscattato Tomori e Tonali. (Pianeta Milan)

Bisogna tornare proprio all'annata 94-95 per ritrovare l'ultimo italiano con la 10: Demetrio Albertini. (Milan News)

"Con il nuovo corso si compra all'estero", scrive il quotidiano torinese, che poi aggiunge: "Meno tasse, più talenti, prezzi più competitivi: ecco perché il club rossonero si è ormai specializzato in acquisti dalla Francia, dalla Spagna, dall'Inghilterra. (Milan News)