Coronavirus: «Disposizioni valide fino al 5 ottobre» - Ticinonline

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Rimarranno quindi ancora in vigore il divieto di assembramenti di più di 30 persone nello spazio pubblico e le disposizioni particolari per il settore della ristorazione.

Nella propria seduta settimanale, il Consiglio di Stato ha pertanto confermato fino al 5 ottobre le disposizioni in vigore dallo scorso 20 luglio.

«Queste persone - ricorda il Governo - devono annunciarsi entro 48 ore all’autorità cantonale, compilando il formulario online oppure tramite la hotline (0800 144 144)». (Ticinonline)

Su altri giornali

Il lumicino dalla BNS. A mitigare parzialmente gli effetti negativi concorre l’incremento di 82,5 milioni rispetto al preventivo della quota sull’utile della Banca nazionale svizzera (BNS). Una frase che non permette di guardare con eccessivo ottimismo ai mesi che ci separano dalla fine di quello che è già candidato a diventare l’annus horribilis per i conti del Cantone. (Corriere del Ticino)

Il 29enne lettone, 192cm per 93kg, ha disputato le ultime due stagioni di Super League con il Neuchtâtel Xamax, con cui ha collezionato 48 presenze e 5 reti. (RSI.ch Informazione)

Seguono: India con oltre 5 milioni di casi (qui, inoltre, tra mercoledì e giovedì è stato raggiunto un nuovo record di casi quotidiani: 97'800) e il Brasile (4,42 milioni di casi). La distribuzione geografica dei contagi settimana per settimana in Svizzera (UFSP). (RSI.ch Informazione)

Dati svizzeri aggiornati a mercoledì 16 settembre Nota: in questa pagina trovate i numeri forniti dall’Ufficio del Medico cantonale del Canton Ticino e dall’Ufficio federale della sanità pubblica. (Ticinonews.ch)

E corrisponde ad un'altra studente, ma dell'alta Mesolcina, uno dei due nuovi contagi accertati in territorio retico. Si contano inoltre altri 7 decessi legati al Covid-19 e altre 18 ospedalizzazioni in tutto il Paese. (RSI.ch Informazione)

Tra chi è contrario alle multe, la percentuale degli uomini è nettamente superiore (al 71,0% contro il 64,8% delle donne). Soprattutto fra le generazioni più giovani si nota però un atteggiamento radicale: un quinto degli under 56 chiede infatti un obbligo generale. (Ticinonews.ch)