Ben Affleck e Matt Damon, medioevo kolossal: «Film sulla mascolinità tossica»

Se sarà Matt Damon ad avere la peggio, sua moglie verrà spogliata, rasata, bruciata viva (cosa a cui i talebani, fermi al Medioevo nei diritti delle donne, non hanno pensato).

Dice Affleck: «È un film sulla mascolinità tossica, su una donna che cerca giustizia a rischio della propria vita.

«Un’eroina in anticipo sui tempi — chiosa Ridley Scott — poteva essere condannata a morte senza avere commesso crimini»

di Valerio Cappelli. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un fegataccio che in battaglia dà il meglio di sé Giornata all’insegna di Ridley Scott, premiato con il Glory to the Filmmaker Award, cui ha fatto seguito la proiezione del suo nuovo film The Last Duel (uscita italiana il 14 ottobre), che riecheggia il titolo del suo esordio The Duellists. (Il Manifesto)

ricordiamo che Ridley Scott è l’autore quantomeno del primo film metoo della storia di Hollywood, Thelma & Louise (e aggiungiamo anche che Damon & Affleck sono stati per anni i protégé di Harvey Weinstein…) – qui, si recupera quell’attenzione per la magnetica carnalità dei corpi, e per la carica sessuale che scintilla tra gli sguardi e lo sfiorarsi, che da sempre sottotraccia accompagnano le storie del regista. (Sentieri Selvaggi)

E non si poteva chieder di meglio di una parata di stelle di Hollywood per chiudere con stile questa Mostra. Sempre dalla parte del cinema del reale Tonino De Bernardi, ancora disponibile alla visione fino al 13 settembre (MYmovies.it)

Ha stupito il coinvolgimento della Disney visto l’argomento centrale del film, ma forse è un segnale che c’è aria di cambiamento (elle.com)

È sulla sovversione di tale destino – incredibilmente occorsa in un caso accaduto nella Francia sul finire del XIV secolo – che fa perno The Last Duel, il nuovo dramma epico-storico di Ridley Scott fuori concorso alla 78ma Mostra veneziana. (Il Fatto Quotidiano)

Ridley Scott non rinuncia ai momenti avvincenti ed epici tipici del suo cinema, come il duello finale, che ha poco da invidiare al Gladiatore, ma sceglie un episodio della Francia medievale per riflettere sull'audacia di una giovane donna (TIMgate)