Accelerata sui vaccini: a giugno saranno somministrati alla fascia 40-50 anni

Salernonotizie.it ECONOMIA

Stampa. C’è stata una sensibile accelerazione sui tempi di marcia della campagna di vaccinazione in Italia.

Intanto, entro la fine del mese di gennaio si procederà alla vaccinazione anche della fascia d’età compresa tra 40 e 50 anni

resta il nodo legato ad AstraZeneca e all’approvvigionamento delle fiale, oltre alla distribuzione in modo razionale su tutto il territorio.

Nei giorni scorsi si è raggiunto il record delle 50omila somministrazioni giornaliere. (Salernonotizie.it)

La notizia riportata su altri media

Nessuna limitazione di età per la seconda dose", ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel punto stampa settimanale sul monitoraggio della Cabina di Regia sul Covid-19 in Italia (Tiscali.it)

Al momento risultano consegnate all’Italia, dall’inizio della campagna, oltre 22,5 milioni di vaccini: di questi 15,6 milioni sono Pfizer–BioNTech, 4,8 milioni AstraZeneca, 1,9 milioni Moderna e quasi 180 mila Johnson&Johnson Il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha infatti spiegato che non ci sono evidenze di eventi avversi con la seconda dose. (QuiFinanza)

Un percorso a tappe condizionato da un’unica incognita: la consegna delle dosi nei tempi e nei quantitativi previsti. La fascia 40-44 anni slitterà di una decina di giorni e dovrebbe essere coperta entro la prima decina di luglio. (RagusaNews)

"Anche Ema non ha messo limiti di età - ha spiegato - i rari eventi avversi riguardavano la prima dose. Nessuna limitazione di età per la seconda dose", ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel punto stampa settimanale sul monitoraggio della Cabina di Regia sul Covid-19 in Italia (Tiscali.it)

"Anche Ema non ha messo limiti di età - ha spiegato - i rari eventi avversi riguardavano la prima dose. (askanews) - "Per ora per AstraZeneca non cambia nulla. (Il Sole 24 ORE)

L’epidemiologo ha ricordato che l'Agenzia europea del farmaco «non ha indicato limiti di età» che, nell'indicazione data in Italia, «riguardavano del resto la prima dose, perché quei rari eventi avversi si erano manifestati in persone al di sotto dei 60 anni che avevano ricevuto la prima dose. (La Gazzetta di Mantova)