Perché l'economia italiana cresce più velocemente di quella mondiale

Today ECONOMIA

Grazie anche alle politiche messe in atto dal governo per contrastate la pandemia e all’eccellente campagna vaccinale, l’Italia inizia ad essere presa ad esempio dagli altri stati membri (vedi "Anche la Germania ha il suo Figliuolo").

L'Ocse rivede al rialzo le stime sul Pil dell'Italia al 6,3%. Secondo le ultime stime fornite dall’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel 2021 l’economia mondiale crescerà del 5,6%, un po’ meno rispetto alle previsioni diffuse a settembre che erano per un +5,7%. (Today)

La notizia riportata su altre testate

È questo il messaggio principale del nuovo economic outlook «cautamente ottimistico» dell'Ocse, presentato ieri a Parigi dalla capo economista Laurence Boone. Secondo le previsioni dell'organizzazione internazionale, dopo un rimbalzo del 5,6% quest'anno (5,7% nella stima precedente), la crescita globale annua del pil. (Milano Finanza)

Seppur inserite in un quadro generale di cautela, le stime di crescita pubblicate dall’Ocse nel suo aggiornamento delle Prospettive economiche indicano un impulso che per quanto forte appare ancora sbilanciato. (Tag24 - Radio Cusano Campus)

di Claudia Marin ROMA Italia locomotiva della ripresa, europea e mondiale, che chiude il 2021 con una crescita Pil del 6,3 per cento. Crescita che, è vero, è dovuta anche al rimbalzo post–Covid, condizione che però tutto il mondo ha attraversato. (Quotidiano.net)

Numeri che, come abbiamo detto anche per quanto riguarda l’Italia, possono essere riviste in queste ultime settimane Questo, almeno sempre secondo le ultime stime, dovrebbe avere una crescita del 5,2 nel 2021, del 4,3% nel 2022 e del 2,5% nel 2023. (News Mondo)

L'Ocse ha pubblicato l'1 dicembre 2021 il rapporto sulle previsioni relative all'economia globale con parecchie buone notizie per l'Italia. Per gli Usa la stima 2021 è +5,6%, per la Cina 8,1% (TIMgate)

Diversi elementi sono alla base della spirale perversa che si è determinata: la rapida decompressione dei consumi familiari, congelati nelle fasi più complicate, ma adesso in condizione di alimentare rapidamente la domanda di beni e servizi; la crescita anomala della domanda di input produttivi legata alla rapida ripartenza delle attività manifatturiere in tutto il mondo;il movimento speculativo borsistico che si è generato sulle commodities; il protagonismo del gigante cinese nel mercato dei materiali (LaPresse) – La repentina e robusta ripresa delle attività produttive ha generato una enorme domanda mondiale di tutte le materie prime che sono alla base dei processi industriali. (LaPresse)