Nicole Kidman torna al Festival di Venezia: 25 anni fa la prima volta fu con Tom Cruise
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Nicole Kidman al Festival di Venezia 2024 per Babygirl, il film più “esplicito” della sua carriera A 25 anni dalla prima volta, a 20 anni dall'ultima. Per Nicole Kidman il Festival di Venezia 2024 rappresenta un grande e gradito ritorno al Lido cinematografico più famoso del mondo. La data del suo nuovo sbarco - venerdì 30 agosto - coincide con la presentazione di Babygirl, il film diretto da Halina Reijn di cui è straordinaria protagonista nei panni di Romy, una donna in carriera con un matrimonio con un regista teatrale (Antonio Banderas) in crisi e una relazione bollente con uno stagista ventunenne (Harris Dickinson) che metterà a repentaglio la sua carriera. (Vogue Italia)
La notizia riportata su altre testate
Oggi la protagonista del festival è Nicole Kidman, al centro di un'opera complessa e torbida come "Babygirl". Nel film di Halina Reijn, in gara per il Leone d'oro, l'autrice australiana interpreta una dirigente d'azienda. (Tv Sorrisi e Canzoni)
L'attesa è tutta per lei: dopo Monica Bellucci e Angelina Jolie , Venezia aspetta un'altra diva. Nicole Kidman , 57 anni, è la star del terzo giorno del Festival del Cinema . In Laguna sbarca con Babygirl , thriller erotico di Halina Reijn in cui interpreta una potente manager che mette tutto in discussione quando inizia una torrida relazione con un suo stagista, di molti anni più giovane. (AMICA - La rivista moda donna)
Terzo giorno della Mostra del cinema di Venezia con un programma, ancora una volta, ricco di grandi star e anteprime. Nel cast Harris Dickinson e Antonio Banderas. (Adnkronos)
Il film della regista olandese Halina Reijn ha nel cast anche Antonio Banderas e Harris Dickinson (il modello di Triangle of sadness) nei panni del giovane Samuel. Racconta la storia di una potente donna d'affari che mette a repentaglio la sua vita professionale e personale quando intraprende una relazione segreta e intensa con il suo giovane assistente. (la Repubblica)
Kidman e Cruise erano belli e perfetti per rappresentare quella coppia americana «al gusto di vaniglia» (come aveva detto il regista) che si ritrovava a fare i conti con le passioni più scure. In quanto attori protagonisti, avevano ereditato la responsabilità di presentare a Venezia, in apertura, quella pellicola che faceva discutere per l’erotismo diffuso che conteneva e che negli Stati Uniti era addirittura stata oscurata in una scena. (Vanity Fair Italia)
I film del regista svizzero Alain Tanner “su misura per l’era di Trump” L'opera del regista svizzero Alain Tanner (1929-2022) viene riscoperta grazie al lavoro di restauro compiuto dalla Cineteca svizzera. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)