Crateri e fratture sulla più grande luna del Sistema Solare

Avvenuto alla quota di mille chilometri, il sorvolo di Juno è stato il più vicino dai tempi della sonda Galileo che incontrò il grande satellite di Giove nel maggio del 2000.

La missione è stata lanciata nel 2011 con lo scopo di studiare Giove e alcuni dei sui principali satelliti tra cui appunto Ganimede, studiato per la prima volta da Galileo Galilei nel 1610.

Crateri e lunghe strutture che potrebbero essere i segni lasciati da movimenti tettonici: appare così la superficie ghiacciata di Ganimede, la più grande luna di Giove e del Sistema Solare, nelle immagini più dettagliate di sempre, catturate dalla sonda Juno della Nasa nel passaggio ravvicinato del 7 giugno. (Giornale di Sicilia)

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KEYSTONE/AP sda-ats. Questo contenuto è stato pubblicato il 09 giugno 2021 - 12:10. (Keystone-SDA). Sono arrivate dalla sonda Juno dell'agenzia spaziale statunitense Nasa le prime immagini di Ganimede, il più grande satellite di Giove e del Sistema solare. (tvsvizzera.it)

L’ultima volta che un’astronave si è avvicinata così tanto è stata nel 2000, quando la navicella spaziale Galileo della NASA è entrata nella luna più grande del nostro sistema solare. “Ci prenderemo del tempo prima di trarre conclusioni scientifiche, ma fino ad allora possiamo semplicemente meravigliarci di questa meraviglia celeste: l’unica luna nel nostro sistema solare è più grande di Mercurio”. (SanSeveroTV)

Usando il suo filtro verde, l’imager a luce visibile della navicella spaziale JunoCam ha catturato quasi un intero lato della luna coperto di ghiaccio d’acqua. “Questa è la navicella spaziale più vicina a questa luna gigante in un’intera generazione”, ha affermato il ricercatore principale di Juno Scott Bolton del Southwest Research Institute di San Antonio. (Conca Ternana Oggi)

Immagini di Ganimede catturate dalla NASA Juno. Giunone NASA è riuscito ad avvicinarsi alla luna più grande di Giove (e anche più grande del pianeta Mercurio), Ganimede, catturando con successo immagini particolarmente dettagliate. (HamelinProg)

La sonda ha scattato queste immagini da poco più di mille chilometri, regalando agli scienziati foto dettagliatissime dei crateri e dei misteriosi canali di Ganimede, forse dovuti a movimenti tettonici. (Il Messaggero)

Transitato a poco più di mille chilometri dalla superficie, Juno è stato il mezzo spaziale più vicino dai tempi della sonda Galileo, che incontrò il grande satellite gioviano nel maggio del 2000. Le foto mostrano dettagli della superficie ghiacciata ricca d'acqua tra cui crateri e lunghe strutture che potrebbero essere i segni lasciati da movimenti tettonici. (laRegione)