Berrettini, la commovente dedica all'Atp Roma: "Mi siete mancati". VIDEO

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Visibilmente emozionato per una vittoria al Foro Italico attesa da 1.459 giorni (l'ultima contro Millman il 12 maggio 2021), Matteo Berrettini ha dedicato la firma sulla telecamera al pubblico di Roma. "Mi siete mancati" il pensiero del romano, tornato a giocare gli Internazionali d'Italia 4 anni dopo l'ultima volta Le braccia al cielo e un grande sorriso per celare l'emozione di un giorno atteso da quattro anni. (Sky Sport)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un romano nel cuore di Roma, pronto a regalare spettacolo in una delle cornici più suggestive che la Capitale può regalare. Matteo Berrettini è stato il protagonista del pomeriggio a Piazza del Popolo, accendendo l'entusiasmo dei tanti tifosi accorsi a vederlo. (Diretta)
Matteo Berrettini scende in campo agli Internazionali d'Italia 2025. Oggi, sabato 10 maggio, il tennista romano sfida al secondo turno del Masters 1000 di Roma il britannico Jacob Fearnley, numero 57 del mondo che all'esordio nel torneo ha battuto Fabio Fognini. (Adnkronos)
Il cammino di Matteo Berrettini agli Internazionali d’Italia 2025 inizia oggi, sabato 10 maggio. L’azzurro, testa di serie numero 29 del torneo, farà il suo esordio al secondo turno del Masters 1000 di Roma, affrontando il britannico Jacob Fearnley, protagonista dell’eliminazione di Fabio Fognini nel primo turno. (Vu Nere Bologna)

Nel mentre, Berrettini si è allenato con l’americano Sebastian Korda sul campo 4 del Foro Italico tra cori e canti dei presenti (molti bambini) che hanno caricato l’azzurro in vista del suo debutto. Sta per scoccare l’ora di Matteo Berrettini (Il Fatto Quotidiano)
Un successo arrivato al Foro Italico 1.459 giorni dopo l'ultima volta (era il 12 maggio 2021 contro Millman), che ha chiaramente emozionato il tennista romano. Il tennista italiano ha infatti sconfitto il britannico Jacob Fearnley (numero 57 al mondo) con il punteggio di 6-4, 7-6(0) dopo un'ora e 56 minuti. (Tuttosport)
Un suono pieno, a festa, che rimbalzava tra le chiese gemelle e si allungava su piazza del Popolo come un’eco solenne. Prima una, poi le altre. (la Repubblica)