«Alika aggredito e ucciso. Sosteniamo la famiglia»

La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

Come sempre, Soresina non sta a guardare

La vittima Alika Ogorchuckwu. COSA È SUCCESSO. I fatti risalgono a venerdì 29 luglio.

L’iniziativa a sostegno della famiglia di Alika è estesa a tutte le persone sensibili della comunità».

L’ha scritto il don: «Aiutiamo la vedova Charity e il figlio Emmanuel di Alika, l’ambulante nigeriano ucciso barbaramente a Civitanova Marche».

Alika Ogorchuckwu, ambulante nigeriano di 39 anni, è stato pestato a sangue e ucciso a stampellate da Filippo Ferlazzo, un operaio salernitano di 32 anni, in pieno centro e pieno giorno a Civitanova Marche. (La Provincia di Cremona e Crema)

La notizia riportata su altri giornali

I fratelli di Alika: «Non c’entra il razzismo». In mattinata, prima del corteo, due dei sei fratelli di Alika, si sono recati all’ospedale di Civitanova Alta per un saluto alla salma (Cronache Maceratesi)

Durerà poco affinché la morte di Alika verrà dimenticata e farà spazio a nuovi sensazionalismi e storture di campagna elettorale. L’errore principale che si fa, però, di episodi come questo, è relegare il tutto alla follia di un singolo. (AndriaLive)

CIVITANOVA - Sono arrivati da diverse parti d'Italia un'ora e mezza dopo la partenza del corteo della comunità nigeriana. (foto di Andrea Petinari). (Cronache Maceratesi)

L'uomo sarebbe stato colpito con la sua stessa stampella che utilizzava in seguito a ferite riportate in un incidente. Tra i due ci sarebbe stato prima un diverbio, finito poi con i colpi ripetuti di stampella che hanno ridotto senza vita lo straniero”. (Oggi Treviso)

In testa al ‘serpentone’ anche la moglie di Alika, Charity Oriakhi: “Mio marito era una persona buona e tranquilla con tutti, giocava e salutava tutti. Insieme a lei, accompagnata dal legale della famiglia, Francesco Mantella, due dei sei fratelli di Alika. (Il Fatto Quotidiano)

Alle 14, i manifestanti accorsi in città si radunano nel piazzale dello stadio. – ripetono a squarcia voce i manifestanti – giustizia per Alika” raggiunge piazza XX Settembre ed è qui che si accavallano le voci e i protagonisti del sabato civitanovese (Vivere Civitanova)