Chi ha incastrato Emilia Pérez?

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NEW YORK. Avrebbe potuto essere una favola: un film diretto da un regista francese che racconta la storia di un boss della droga messicano che cambia genere interpretato dalla prima attrice trans mai candidata che arriva agli Oscar e vince tutto grazie al suo messaggio di inclusione. Avrebbe potuto essere una serata magica, con Karla Sofía Gascón a rappresentare e difendere sul palco più importante i diritti e l’esistenza delle persone trans proprio mentre l’amministrazione Trump li sta calpestando. (La Stampa)

Su altre fonti

Karla Sofia Gascón, acclamato protagonista del film in odore di Oscar «Emilia Pèrez», si impone il bavaglio dopo le critiche per i suoi vecchi post contro l’immigrazione musulmana: «Mi scuso, farò parlare la pellicola». (La Verità)

Linea tracciata su Karla Sofía Gascón. Eppure era lei la favorita ai più importanti riconoscimenti del cinema. Lei, Gascón, doveva arrivare a Los Angeles per raccontare la storia di Manitas del Monte- il narcotrafficante trans diventato attivista filantropo che interpreta nella pellicola - e invece tutte le attività di promozione del film che la riguardano sono state annullate. (Corriere della Sera)

Karla Sofía Gascón, che interpreta la protagonista di Emilia Pérez (candidato a 13 Oscar), si è scusata dopo che la scorsa settimana sono riemersi i suoi post offensivi sui musulmani e sull’omicidio di George Floyd. (Rolling Stone Italia)

La notte degli Oscar è il 3 marzo. Vuol dire che Karla Sofía Gascón, prima attrice trans candidata alla statuetta con il film Emilia Pérez (un jackpot di 13 nomination e altre 12 ai Premi César), ha pochissimo tempo per invertire il vento delle polemiche che le soffia contro ormai da giorni. (Corriere della Sera)

"Prevenire è meglio che curare", avrà pensato Karla Sofia-Gascón, che da fine gennaio è al centro di uno scandalo attorno alla sua persona: l'attrice transgender, infatti, aveva espresso su Twitter da anni, le sue opinioni ridenti sulle minoranze religiose, etniche e di genere, espressioni di odio razziale e omofobo che non hanno risparmiato, per citarne alcuni, musulmani, cinesi e afroamericani. (Torino Cronaca)

Poi, il musical del regista Jacques Audiard ha conquistato 13 nomination agli Academy Awards, diventando il film straniero con il maggior numero di candidature della storia della cerimonia. Quando è uscito nei cinema messicani, Emilia Pérez ha generato alcune polemiche che riguardano soprattutto la rappresentazione cantata di temi molto seri, l'assenza di interpreti messicani nei ruoli principali e lo spagnolo di Selena Gomez. (Esquire Italia)