La Germania post-Merkel è una galassia, con un astro nascente

L'HuffPost ESTERI

È infatti Olaf Scholz la vera novità della fase finale di una campagna elettorale iniziata molto tempo fa con l’annuncio del ritiro di Angela Merkel.

La linea moderata. Nell’ascesa di Scholz ha però giocato un ruolo anche la difficoltà che hanno incontrato i suoi avversari nell’attaccarlo.

(a cura di Federico Niglia, docente di Storia delle relazioni internazionali nell’Università per Stranieri di Perugia). (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per i frugali nel 2023 le regole del patto di stabilità non dovranno essere cambiate, ma al massimo ci potrà essere una maggiore elasticità per permettere agli Stati membri di rientrare nei parametri del Trattato Il tutto mentre in Europa, dove Berlino ha un peso non indifferente, si sta discutendo animatamente sul patto di stabilità che al momento, causa Covid, è sospeso fino al 31 dicembre 2022. (Money.it)

A due settimane dalle elezioni federali in Germania, dando credito ai sondaggi (sui quali grava comunque l’imprevedibilità di una incerta fase di transizione), emergono una conferma e due sorprese. Se Merkel era comunque riuscita a conservare il consenso degli elettori promettendo stabilità e un (Il Manifesto)

Due euro per il sorriso di un turista attempato. Il proprietario infila una cartuccia alla fragola nella grossa macchina d’acciaio e spilla una crema rossastra sul cono. (Il Fatto Quotidiano)

La cancelliera e i suoi tempi, Longanesi) per aver assunto un punto di vista unitario (la politica estera, e la possibile sopravvivenza dell’Unione Europea). Il libro di Sergio Romano e Beda Romano «Merkel. (Corriere della Sera)

Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! La sfida è sicuramente ancora aperta ma è evidente che qualcosa stia cambiando nella politica tedesca, a cominciare dai rapporti di forza. (Il Fatto Quotidiano)

La partita per le legislative del 26 settembre è, però, ancora lunga e potrebbe riservare colpi di scena inaspettati. Il suo esito finale è, comunque, centrale per i destini dell’Unione europea e dell’Italia, in particolare, legata alla Germania da un comune tessuto economico-industriale. (L'Eco di Bergamo)