Censura al cinema, in Italia sostituita dalla classificazione

L'organo non può imporre tagli e non può più vietare l'uscita di un film

L'avrete già letto: da un paio di giorni in Italia non esiste più la censura cinematografica, però mai come in questo caso semplificare può dare adito a equivoci.

News Cinema. Dopo la firma del ministro Franceschini, in Italia scompare la censura cinematografica, sostituita da autoclassificazioni.

La fine della censura cinematografica in Italia: in che senso?

Autoclassificazione e autoregolamentazione in luogo della censura al cinema. (ComingSoon.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Questo l’annuncio del ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori. (Today.it)

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha firmato il decreto ministeriale con cui “istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione generale cinema del Ministero della Cultura”. (Sputnik Italia)

Il film riceve il nulla osta con un divieto ai minori di 18 anni. D'altro canto la notizia è importante perché attesa dal 2016 quando la sua importante Legge Cinema annunciava proprio queste misure. (ilGiornale.it)

Censura cinematografica – Dario Franceschini ha firmato il decreto per l’abolizione definitiva in Italia. È possibile visitare la mostra dedicata alla censura cinematografica, realizzata dalla Cineteca Nazionale e dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, su cinecensura. (Team World)

In pratica «si mette in essere una sorta di autoregolamentazione e saranno i produttori o i distributori ad autoclassificare l’opera cinematografica, alla commissione il compito di validare la congruità» «Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti». (Rolling Stone Italia)

Nei decenni passati gli interventi della censura avvenivano addirittura in fase di sceneggiatura o di riprese Secondo Nicola Borrelli, direttore della Direzione generale, “saranno i produttori o i distributori ad autoclassificare l’opera cinematografica, alla commissione il compito di validare la congruità”. (Wired.it)