No Green pass, aumentata la sicurezza per Beppe Sala dopo le minacce su Telegram

Il Fatto Quotidiano INTERNO

La vigilanza era già prevista ma ora sarà più capillare, con passaggi delle pattuglie davanti alla sua abitazione e attenzione particolare agli eventi a cui parteciperà.

“Da alcune ore su Telegram si è scatenato il mondo dei no Green pass, ci sono i miei numeri di telefono, la mia email, si parla di decapitazione”, aveva detto il primo cittadino da poco rieletto in un video sui canali social.

Dopo le minacce ricevute su una chat Telegram di No Green pass verso il sindaco di Milano, il comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Riccardo Saccone questa mattina ha deciso l’innalzamento della vigilanza attiva per Giuseppe Sala. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Intanto, proseguono le indagini di Digos e Postale, coordinate dal pool antiterrorismo milanese, per rintracciare altri autori delle violente minacce. Due gli indagati, incensurati, per le minacce di morte al sindaco Giuseppe Sala, comparse nella chat Telegram «Basta dittatura - Proteste». (Leggo.it)

Il primo indagato per le minacce al sindaco Giuseppe Sala arrivate tramite le chat di Telegram è un 51 enne di Teulada, in provincia di Cagliari, che nella vita è sottufficiale della Marina militare. (La Stampa)

"Prendere a calci in c**o questo bastardo di m***a quando avvistato nella città". 2021-10-29T11:51+0200. (Sputnik Italia)

Il secondo prerequisito riguarda una riconversione dell’area dell’attuale San Siro al fine di sviluppare il progetto del distretto dello sport ed entertainment, in un contesto verde. (Footballnews24.it)

Il sindaco di Milano Beppe Sala, dopo le minacce ricevute su Telegram dagli attivisti no green pass, sarà sorvegliato dalle forze dell’ordine. Durante un’intervista -riferendosi ai no green pass-, Sala aveva dichiarato “Non rispettano la regola d’ingaggio basilare delle manifestazioni che è si concorda il percorso. (Milano Notizie.it)

Un vercellese, un operaio di Crescentino, è finito nei guai per minacce aggravate nei confronti del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, preso di mira dai frequentatori della chat di Telegram "Basta dittatura - proteste" chiusa dall'autorità giudiziaria di Torino. (InfoVercelli24.it)