Pianoro, incendio all’Oasi felina distrugge la struttura e uccide 8 gatti

Corriere della Sera INTERNO

Inizia così la lettera con la quale l’Oasi felina di Pianoro ha dato notizia dell’incendio che ha distrutto la struttura, uccidendo otto gatti che vie erano ospitati.

Tantissimi dei gatti rimasti in Oasi sono al freddo.

Sono andate distrutte la nostra infermeria e tutte le altre nuove strutture - spiegano i volontari che gestiscono il rifugio - .

La ripartenza grazie a una raccolta fondi Per riuscire a rimettere in piedi la struttura adesso viene chiesta una mano

L’Oasi felina di Pianoro distrutta dalle fiamme. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tutto è iniziato intorno alla mezzanotte e le fiamme sono state spente, del tutto, solo alle prime ore del mattino nonostante i pompieri abbiano lavorato instancabilmente tutta la notte. Essendo tutte strutture in legno l'incendio è divampato molto velocemente. (il Resto del Carlino)

Quelli che sono rimasti "sono al freddo", raccontano i volontari di "una zampa sul cuore". Un incendio ha devastato l'Oasi felina di Pianoro, in provincia di Bologna: sono andate distrutte l'infermeria e altre nuove strutture, e otto gatti (che erano ospitati in infermeria) sono morti carbonizzati, mentre altri sono fuggiti via terrorizzati dalle fiamme. (La Repubblica)

Sul posto sono presenti i Vigili del Fuoco, Carabinieri, tecnici del Comune e di Arpa A perdere la vita sono stati i gatti presenti nell’infermeria, almeno otto, mentre tutti gli altri sono riusciti a salvarsi, alcuni riuscendo a scappare dal ricovero. (Today.it)

Abbiamo bisogno di guardarci in faccia tra noi volontari e di avere un momento per riflettere sui prossimi passi da fare Putroppo l'incendio è divampato in piena notte e questo non ha permesso un pronto intervento, perché la struttura è collocata in una zona isolata. (BolognaToday)

Così, in un post sulla pagina Facebook, i responsabili del gattile di via Fondovalle Savena, sul primo Appennino bolognese, hanno raccontato l'incendio che la scorsa notte ha devastato la struttura. (La Stampa)