Decreto-Legge 48/2025: nuove tutele e garanzie per il personale delle Forze Armate.

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Decreto-Legge 48/2025: nuove tutele e garanzie per il personale delle Forze Armate. 15-04-2025 Il SIAM informa i propri iscritti che, in data 11 aprile 2025, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 48/2025, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”. Il provvedimento contiene importanti misure che coinvolgono direttamente il personale delle Forze Armate, migliorandone le tutele in materia penale, legale e operativa. (SIAM - Sindacato Aeronautica MIlitare)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Uno stop che vede le opposizioni lamentare lo “scippo” da parte del governo delle prerogative del Parlamento, che stava ancora esaminando il disegno di legge, molte delle cui norme sono finite nel decreto. (Il Fatto Quotidiano)
Lo scorso venerdì è stato pubblicato, sul sito della Gazzetta Ufficiale, il testo del decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48 (cd. “decreto sicurezza”), recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” che, ai sensi del suo stesso art. (Difesa Online)
E' stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11 aprile, il Dl n. 48/2025 (cd. “Decreto sicurezza“), recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario (AteneoWeb)

La destra di governo è senza ritegno", ha tuonato il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama. Il Senato ha sospeso, accogliendo la richiesta avanzata in tal senso dal gruppo FdI, l'esame del provvedimento, scatenando l'ira delle opposizioni. (il Giornale)
Da allora il governo di «Sua Eccellenza» Giorgia Meloni ha impresso, anzi, un’accelerazione talmente scomposta da «allarmare» definitivamente l’Onu. Così cinque Special Rapporteur delle Nazioni unite, che avevano già messo in guardia Roma riguardo le criticità del ddl Sicurezza, hanno ora «invitato il governo italiano ad abrogare il decreto adottato bruscamente il 4 aprile per promulgare un disegno di legge sulla sicurezza, in discussione e criticato al Senato, che include disposizioni non in linea con il diritto internazionale in materia di diritti umani». (il manifesto)
Mentre alla Camera il decreto Sicurezza ha preso il binario dell’altissima velocità con l’obiettivo fissato di portarlo in Aula già a maggio dopo un veloce passaggio formale nelle stazioni delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, nell’altro ramo del Parlamento, dove era previsto l’avvio dei lavori in Aula dell’equivalente ddl, i nodi vengono al pettine. (il manifesto)