L’inflazione sale al 2,5% nell’Eurozona a gennaio. Ma la Bce andrà avanti con i tagli dei tassi

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L’aumento è legato soprattutto ai prezzi dell’energia. In calo il dato nei servizi. Stabile l’inflazione core. I mercati si aspettano altre riduzioni dei tassi Bce. Carovita in rialzo anche in Italia. Villeroy (Banca di Francia): i dazi di Trump sono molto preoccupanti (Milano Finanza)
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(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Immagine creata da redazione Opinione tramite Intelligenza artificiale – Chat Gpt (agenzia giornalistica opinione)
Nel frattempo, l’inflazione per i beni industriali non energetici è rimasta ferma allo 0,5%, mentre l’aumento dei prezzi è rallentato sia per i servizi (3,9% vs 4,0%) che per i prodotti alimentari, alcolici e tabacco (2,3% vs 2,6%). (Scenari Economici)
A gennaio l’inflazione nell’Eurozona è salita per il quarto mese consecutivo. Stabile la componente core, salgono sensibilmente i prezzi della componente energia. Questo e altro nella prima K Briefing della settimana. (Ekonomia.it)
Fonte: XTB Research, Bloomberg Finance L. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) dell'Eurozona su base annua per gennaio è risultato pari al 2,5% (previsione 2,4%, precedente 2,4%), mentre su base mensile il CPI è diminuito del -0,3% rispetto alla previsione di -0,4% e al precedente +0,4%. (XTB)
I prezzi al consumo nell’eurozona sono aumentati del 2,5% su base annua a gennaio, secondo la stima flash di Eurostat di oggi, al di sopra delle aspettative e della lettura di dicembre del 2,4%. La pubblicazione dei dati avviene mentre i mercati europei reagiscono ai dazi statunitensi su Canada e Messico, nonché alle minacce di dazi contro l’Unione Europea. (Morningstar)
L’inflazione annuale nell’area euro dovrebbe essere del 2,5% a gennaio 2025, in aumento rispetto al 2,4% di dicembre 2024. Sono i dati di una stima rapida di Eurostat, l’Ufficio di statistica dell’Unione europea. (GEA)