Una retina artificiale liquida, la prima è italiana

la Repubblica SALUTE

Questa è una degenerazione dei fotorecettori che al contrario parte dal centro della retina, e poi si allarga a tutta la retina.

Quando le nanoparticelle assorbono la luce che entra nell’occhio, la convertono in un segnale biolettrico che stimola le cellule.

Invece la nostra protesi liquida, dopo l’iniezione, si distribuisce uniformemente, diffondendosi su tutta la retina.

Quando la malattia progredisce, si perde prima la visione periferica e poi via via anche la visione centrale. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nanoparticelle fotoattive che si comportano come minuscole celule fotovoltaiche, da iniettare nell'occhio per restituire la vista a chi soffre, ad esempio, di retinite pigmentosa o degenerazione maculare legata all’invecchiamento. (Euronews Italiano)

I ricercatori hanno anche verificato che in seguito all’applicazione delle nanoparticelle il cervello torna a ricevere correttamente i segnali visivi. Il funzionamento della protesi. Le nanoparticelle che compongono la protesi sono fatte di un polimero a base di carbonio in grado di assorbire la luce, impiegato anche nella realizzazione delle celle fotovoltaiche. (Sky Tg24 )

Conclude Benfenati: «Finora abbiamo ottenuto un recupero quasi totale della vista nei ratti, adesso stiamo avviando le procedure per arrivare alla sperimentazione umana». Le particelle vanno a collocarsi non nel piccolo spazio del supporto, ma su tutta la superficie della retina, adattandosi alla sua curvatura. (La Stampa)

L’innovativo approccio sperimentale, tutto italiano, è meno invasivo e più performante di altre strategie esistenti, e potrebbe essere una valida alternativa ai metodi utilizzati fino ad oggi per ripristinare la capacità della retina di elaborare le immagini. (L'Arena)

E' formata da una soluzione acquosa in cui sono sospese nanoparticelle sensibili alla luce. Si tratta dell'evoluzione della retina artificiale ottenuta in passato dallo stesso gruppo di ricerca. (Rai News)

Una protesi artificiale liquida di retina utile a contrastare in futuro gli effetti di malattie come la Retinite pigmentosa e la degenerazione maculare legata all’età che portano alla progressiva degenerazione dei fotorecettori della retina, causando cecità. (Corriere della Sera)