Patti: truffa ai danni di un’anziana, arrestati due catanesi. Nella fuga un Carabiniere è stato investito

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Truffa aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale; per questi reati questa mattina a Patti sono stati arrestati due catanesi, mentre stavano portando a segno un colpo ai danni di un’anziana, con la solita tecnica del “finto carabiniere”. Sono stati i carabinieri della compagnia di Patti, a seguito di una segnalazione, ad intervenire presso un’abitazione in corso Matteotti verso le ore 11.30, dove un uomo si era già fatto consegnare monili d’oro e denaro contante, a seguito della solita telefonata, che aveva messo in allarme l’anziana, preoccupata per il proprio familiare. (AMnotizie.it)
La notizia riportata su altri giornali
I carabinieri di Verona infatti hanno arrestato in flagranza di reato un 35enne italiano noto alle forze dell’ordine, indagato per truffa aggravata continuata e resistenza a pubblico ufficiale. Lo schema è sempre lo stesso: un malvivente contatta un'anziana e le dice che un parente stretto è stato arrestato per aver causato un grave incidente stradale e che è necessario versare una somma di denaro per evitare guai giudiziari. (L'Arena)
Protagonista della serata è stato il Vice Questore Giovanni Di Maggio, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Taranto, che ha offerto al pubblico un intervento lucido e coinvolgente. (Tarantini Time Quotidiano)
Individuati e arrestati dagli agenti della squadra mobile, due truffatori, residenti a Napoli, che si erano fatti consegnare oltre duemila euro da una 91enne di Avellino per impedire che un familiare, trattenuto presso la caserma dei carabinieri, venisse arrestato. (Il Mattino)

Sorpresi con addosso denaro contante e preziosi PATTI (MESSINA) – I carabinieri hanno arrestato a Patti in flagranza di reato per truffa aggravata resistenza e lesioni a pubblico ufficiale un 36enne ed un 46enne originari di Catania. (LiveSicilia)
Mette a segno, con successo, il primo colpo, ma ritentando la truffa si ritrova i veri carabinieri ad aspettarlo nella casa della vittima: l'83enne era già stata già raggirata una settimana prima e non ha esitato a chiedere aiuto. (Il Gazzettino)
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, con l’ormai tristemente noto raggiro del finto carabiniere avrebbero contattato telefonicamente un’anziana, riferendole che alcuni parenti sarebbero strati trattenuti in caserma per cause giudiziarie, con la conseguente richiesta di un pagamento in denaro o preziosi necessario a coprire la cauzione per l’immediato rilascio dei propri cari. (Giornale di Sicilia)