Scritta contro Meloni, indagini per minaccia a Corpo politico
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La Procura di Milano, diretta da Marcello Viola, ha aperto un fascicolo di indagine, al momento a carico di ignoti, per l'ipotesi di reato di "violenza o minaccia ad un Corpo politico" per la scritta "Spara a Giorgia" comparsa su una vetrina di una banca il 12 aprile, durante la manifestazione Pro Palestina, nel corso della quale una quarantina di appartenenti all'area antagonista, su diecimila partecipanti al corteo, hanno danneggiato e imbrattato muri e vetrine di banche, supermercati e locali. (Tiscali Notizie)
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E a chi ha parlato con lui ha aggiunto: “Non mi ero reso conto del significato politico di quella frase e di quel simbolo”. Una giustificazione che non basta, ora, a evitare un procedimento disciplinare all’agente della polizia di Stato che sabato scorso, durante i tafferugli nel … (la Repubblica)
Caro Avvenire, partecipando sabato alla manifestazione nazionale pacifica pro-Palestina, ho provato molte emozioni e, soprattutto, compreso molte cose. Impressionante la foto di una sala operatoria bombardata durante un intervento in corso, con il paziente ancora sul lettino e il pavimento inondato di sangue. (Avvenire)
Sono in corso approfondimenti, fanno sapere dalla Questura, per poi valutare eventuali responsabilità disciplinari a carico dell’agente. La Questura di Milano ha individuato il poliziotto che alla manifestazione pro Palestina di sabato scorso a Milano ha indossato un giubbotto nero con la scritta «Narodowa Duma», orgoglio nazionale, slogan dell’estrema destra polacca. (il manifesto)

I Carabinieri della Stazione di Ceccano hanno arrestato un uomo di 44 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. (Frosinone News)
L'ipotesi di reato è «violenza o minaccia ad un Corpo politico». Durante il corteo unaquarantina di appartenenti all'area antagonista, su diecimila partecipanti al corteo, hanno danneggiato e imbrattato muri e vetrine di banche, supermercati e locali. (Corriere Milano)
Ci dicono che la Digos “sta cercando di identificarlo”. Ma dai, davvero? Non prendiamoci in giro. In un sistema militarizzato dove ogni agente è schedato, tracciato, inquadrato, ci vogliono far credere che non sappiano chi è? No, non stanno cercando di scoprirlo. (Contropiano)