Ungheria, Orban: “Referendum sulla legge sull'omosessualità”

The Italian Times ESTERI

Poi ha fatto riferimento alle fortissime pressioni giunte dall’Unione europea per il ritiro della legge in materia, che è stata approvata dal Parlamento ungherese il 15 giugno scorso.

Legge sull’omosessualità: si passa al referendum. L’ultima parola, dunque, spetterà ai cittadini ungheresi.

Il premier ungherese, Viktor Orbán, ha intenzione di proseguire lungo la strada intrapresa dal proprio Governo in tema di omosessualità e diritti Lgbt, tanto da aver deciso di indire un referendum sulla tanto contestata legge in materia. (The Italian Times)

Su altri giornali

Le organizzazioni della comunità Lgbt del paese prevedono di vedere molti più partecipanti oggi rispetto ai circa 20'000 manifestanti che hanno partecipato all'ultima marcia del Pride in città, due anni fa. (Ticinonline)

Dopo le accuse della Commissione Europea e dei principali governi Ue, Viktor Orban non arretra di un millimetro e cerca il sostegno popolare per passare al contrattacco. «Cinque anni fa abbiamo impedito all’Ue di obbligarci ad accogliere i migranti – ha ricordato ieri Orban -. (AdHoc News)

Per Budapest la legge vuole tutelare i minori, ma secondo i suoi detrattori confonde pedofilia con omosessualità e stigmatizza la comunita’ Lgbtq. “Bruxelles ha chiaramente attaccato l’Ungheria nelle scorse settimane in merito alla legge”, ha affermato Orban in un video, esortando i connazionali a rispondere ‘no’ a tutti e cinque i quesiti. (L'agone)

Il governo ha deciso che lanceremo i programmi che sono già stati approvati da Bruxelles”, ha aggiunto ORBAN, spiegando che, in attesa del via libera al Pnrr ungherese, le spese saranno coperte dal bilancio nazionale – “Se Bruxelles non ci attaccasse, non ci sarebbe bisogno di un referendum”. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

L'Unione europea ha avviato una procedura d'infrazione perché la legge vieta in generale l'esposizione di temi LGBT ai minori di 18 anni. E, a scanso di equivoci, non hanno alcuna connessione logica con la legge omofoba che è stata approvata di recente'' (Euronews Italiano)

Nel senso che i no all’accoglienza furono il 98 per cento, ma il referendum non raggiunse il quorum: votò solo il 43 per cento degli aventi diritto. Finora Orban non ha commentato, non una sola parola sull’ultimo caso di violazione di diritti e privacy che lo vede coinvolto. (L'HuffPost)