Bruno Vespa, la domanda che fa perdere il controllo a Conte: "Lei non si deve permettere"

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Arriva nel "prologo" il momento di massima tensione nella lunghissima serata di Bruno Vespa e Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle che martedì sera è stato ospite prima a 5 Minuti e poi a Porta a porta, sempre su Rai 1 e sempre al cospetto, ovviamente, di Vespa. Il piatto forte delle interviste è ovviamente il caso Almasri, con il giornalista che già la scorsa settimana era finito sulla graticola delle opposizioni per aver ricordato un semplice fatto: "Operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni Stato da governi di ogni colore per ragioni di sicurezza nazionale. (Liberoquotidiano.it)
Su altri giornali
Giovedì sera il giornalista ha alzato il tiro, e ha concluso i suoi 5 minuti su Raiuno con un’arringa a difesa della premier sul caso Elmasry. Non bastava l’indignata reprimenda a Cecilia Sala, rea di non aver ringraziato Giorgia Meloni anche durante l’intervista a Fabio Fazio sul 9: «Semplicemente vergognoso», ha tuonato Bruno Vespa (sui suoi social). (il manifesto)
Continua a tenere banco la polemica intorno alle parole di Bruno Vespa, che la settimana scorsa, chiudendo una puntata del suo programma su Rai 1 “5 Minuti”, a proposito del caso Almasri ha ricordato, in sostanza, come in tutti gli Stati per tutelare la sicurezza nazionale si arrivi a trattare con dei ceffi indigeribili, criminali, torturatori, personalità che appartengono a governi dalla democrazia assente o debole. (Liberoquotidiano.it)
È ancora il caso Almasri ad accendere il dibattito a Cinque Minuti su Rai1. Stavolta il botta e risposta si consuma tra il conduttore Bruno Vespa e il leader del M5s, Giuseppe Conte. Nella puntata andata in onda martedì 4 febbraio, Vespa insiste sulla posizione che, già nei giorni scorsi, gli era costata gli attacchi da centrosinistra e sindacato dei giornalisti Rai. (Open)

È la scoperta dell’acqua calda, ma la tensione politica strumentalizza tutto e bisogna farsene una ragione. I principali Paesi europei hanno interessi in Libia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ieri è arrivato l’affondo frontale del primo ministro nei confronti della sceneggiatura, ma ora il dibattito politico coinvolge anche Bruno Vespa. La Procura di Roma ha firmato l’informazione di garanzia a Giorgia Meloni e ad altri tre esponenti del governo ipotizzando i reati di favoreggiamento e peculato per la scarcerazione e il rimpatrio del generale libico. (il Giornale)
Il volto Rai, nella puntata del 30 gennaio di “Cinque Minuti”, ha sostenuto, in merito alla vicenda di Almasri, che “le cose sporchissime i governi le hanno sempre fatte” e che anche “il governo Renzi si servì della milizia Rada, di cui Almasri è il numero due”, per liberare Bruno Cacace e Danilo Colonego, gli italiani rapiti in Libia nel 2016. (Virgilio Notizie)