"Ho sparato in testa al boss di Santa Maria di Gesù", definitiva la condanna per il pentito

PalermoToday INTERNO

Calascibetta, personaggio ben noto all'interno di Cosa nostra, quando venne ucciso avrebbe preso il posto a capo del mandamento di Santa Maria di Gesù in seguito all'arresto dello storico boss Ino Corso.

Avrebbe voluto un'ulteriore sconto di pena in relazione alla condanna per l'omicidio di Giuseppe Calascibetta, il boss di Santa Maria di Gesù eliminato a colpi di pistola la sera del 19 settembre del 2011 in via Bagnera, sotto casa sua, a Belmonte Chiavelli (PalermoToday)

Ne parlano anche altre testate

Condorelli denuncia il tentativo di estorsione ai carabinieri, che stanno già indagando e che intercettano una telefonata tra due affiliati Barbaro Stimoli e Daniele Licciardello. Nel 2019 gli affiliati del gruppo malavitoso legato al clan Santapaola-Ercolano recapitano un pacco con un biglietto con la scritta 'cercati un amicò e una bottiglia incendiaria. (Giornale di Sicilia)

Lo avrebbe progettato il boss Santo Alleruzzo nel 1997. Il killer non avrebbe gradito la sentenza di conferma all’ergastolo e per questo avrebbe voluto mostrare la sua rabbia al penalista. (Livesicilia.it)

Sulla scorta delle sentenze passate in giudicato sopra menzionate, risultava giudiziariamente accertata l’esistenza di un clan mafioso operante in Paternò, diretto e organizzato nel tempo dalle famiglie ALLERUZZO, ASSINNATA e AMANTEA. (Tele Video Adrano)

TRAFFICO DI DROGA ED ESTORSIONI. L’indagine, come anticipato, ha permesso anche di disarticolare tre diverse associazioni per delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti. Il Giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di: (Gazzettinonline)

Mafia, droga e truffe all’Inps: 40 arresti. Il sodalizio mafioso operante in Paternò, e già facente capo ad Giuseppe Alleruzzo 86 anni, è stato poi riorganizzato da Domenico Assinnata 71 anni, e dal figlio Salvatore, cl. (Grandangolo Agrigento)

Stories di mafia: gli episodi. Tra le Stories già narrate, sul profilo Instagram troviamo “La prima vera strage di mafia”, quella di Portella della Ginestra, del 1° maggio 1947. La più grande sfida, indubbiamente, fu il Maxiprocesso, dove ebbe l’occasione di conoscere meglio Falcone e Borsellino, due colleghi che divennero presto anche due grandi amici (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)