La 'ndrangheta gestiva il narcotraffico a Torino: arresti e sequestri tra le cosche del Reggino

Quotidiano del Sud INTERNO

Al centro del blitz internazionale persone ritenute affiliate al “locale” di Volpiano (Torino), considerate terminale economico della famiglia Agresta di Platì, e della famiglia Giorgi, detti “Boviciani”, di San Luca.

Sono ritenute responsabili di narcotraffico internazionale tra Piemonte, Calabria, Sardegna e, in Germania, nel Land del Baden Wuttemberg, nelle località turistiche del Lago di Costanza. (Quotidiano del Sud)

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Droga, investimenti nel settore alimentare e alberghiero e ‘ndrangheta. Video di Giuseppe Legato, riprese e montaggio di Alberto Giachino (Video - La Stampa)

Happy 0 0 % Sad 0 0 % Excited 0 0 % Sleepy 0 0 % Angry 0 0 % Surprise 0 0 % Infine, nella giornata del 3 maggio scorso, gli agenti fermavano e controllavano un soggetto alla guida della sua autovettura che veniva trovato in possesso di una dose di cocaina, detenuta per uso personale, per la quale veniva segnalato alla locale Prefettura ai sensi dell’art. (Corriere di Lamezia)

Operazione in corso anche in Germania, Romania, Spagna, e su tutto il territorio nazionale. L'inconsueta "sveglia" è dovuta a una operazione di polizia giudiziaria denominata “Platinum-Dia” contro la ‘ndrangheta, coordinata dalla Procura distrettuale di Torino, che vede impegnati oltre 200 donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia. (BuongiornoAlghero.it)

L'operazione "Platinum - Dia" si inserisce nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata di matrice 'ndranghetista e trae origine dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, discendente di due delle famiglie più influenti della 'ndrangheta aspromontana - Agresta/Marando - egemoni anche in Piemonte e Lombardia, rilasciate alla Procura di Torino a partire dall’autunno del 2016. (L'Eco del Chisone)

Nell’ambito della medesima operazione, di respiro internazionale, personale della Direzione Investigativa Antimafia di Torino ha proceduto, in Italia e all’estero, all’esecuzione di provvedimenti di sequestro denaro o beni per equivalente per un ammontare complessivo di 7 milioni di euro, di cui circa 630 mila scaturiti anche da risultanze investigative di quest’Arma, nonché all’esecuzione di decreti di perquisizione nei confronti di 42 (quarantadue) obiettivi collocati sul territorio nazionale (nessuno in Sardegna) ed altri 46 (quarantasei) situati in Germania (Sardegna Live)

Coloro che erano incaricati di investire e far fruttare, attraverso società apparentemente lecite, i soldi sporchi della famiglia. Non esiste una zona franca», ha detto il procuratore capo di Torino Anna Maria Loreto (Corriere della Sera)