Trent’anni senza verità sulla tragedia della Moby Prince nella quale morirono anche 6 vibonesi

Il Vibonese INTERNO

Già ha lavorato una commissione parlamentare le cui conclusioni, arrivate nel 2018, hanno portato anche alla riapertura delle indagini della procura di Livorno.

La vorrebbero Luchino e Angelo Chessa, figli di Ugo, il comandante del Moby Prince morto in plancia, che guidano l’associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince Onlus, e Nicola Rosetti, vicepresidente dell’associazione dei 140 familiari vittime Moby Prince

Fu l’inferno: morirono in 140 tra passeggeri e equipaggio del Moby. (Il Vibonese)

La notizia riportata su altri giornali

I misteri Moby Prince, trent'anni di dubbi mai sciolti e una nuova inchiesta di Laura Montanari 09 Aprile 2021 di Laura Montanari. Poi il presidente si sofferma sulle indagini: "Sulle responsabilità dell'incidente e sulle circostanze che l'hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce. (La Repubblica Firenze.it)

– Era una limpida sera di primavera quella di 30 anni fa, il 10 aprile 1991, quando nella rada livornese, alle 22.25, il traghetto Moby Prince della Navarma entrò in collisione con l’Agip Abruzzo, petroliera della Snam, a 2,7 miglia dalla costa. (Riviera Oggi)

Mancherà perché impegnato in una lunga battaglia personale di riabilitazione dopo il grave malore dello scorso 16 febbraio, ma Loris Rispoli, presidente dell'associazione 140, simbolo della lotta dei familiari delle vittime, sarà comunque presente con la mente e con lo spirito di chi non si è mai arreso di fronte all'impunità di una "strage", come ormai da tempo la definiscono i parenti tutti e non più soltanto loro. (LivornoToday)

Moby Prince: 140 vittime, 30 anni di ferite. La giornata si è chiusa con il concerto per solisti coro e orchestra “Requiem KV626” di W.A.Mozart in ricordo della tragedia del Moby Prince (QuiLivorno.it)

Allo stesso modo aveva fatto il suo collega di lavoro che quella notte era in barca con lui, Mauro Valli. Questa circostanza gli fu fatta notare anche dai senatori in commissione e Valli rispose che “forse era stata sbobinata male” (Il Fatto Quotidiano)

E’ giusto che i parenti delle vittime, tra cui due ripostesi (uno dei quali mio figlioccio), abbiano finalmente giustizia. E non sono bastati a fare chiarezza su tutti gli inquietanti interrogativi posti da quella notte da incubo. (Gazzettinonline)