Attacchi hacker coordinati, l'Italia nel mirino
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Negli ultimi mesi, l'Italia è stata bersaglio di una serie di attacchi informatici mirati, che hanno colpito in particolare banche e aziende di telecomunicazioni. Questi attacchi, che hanno causato interruzioni dei servizi, furti di dati sensibili e danni finanziari considerevoli, sollevano preoccupazioni significative per la sicurezza nazionale e l'economia del Paese. Solo alcune realtà bancarie, già in possesso di tecnologie di difesa come il Geolocking, sono riuscite a evitare il totale oscuramento dei loro siti.
Il direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, ha dichiarato che, sebbene non si siano registrati danni gravi, ci sono stati malfunzionamenti e disservizi di qualche minuto nei siti istituzionali impattati. Gli attacchi DDoS, rivendicati dal collettivo filorusso NoName057(16), hanno prodotto pochi risultati anche quando sono andati a buon fine. Questo gruppo, attivo dall'inizio del 2022 e specializzato in attacchi DDoS, ha creato uno strumento chiamato DDOSIA, progettato per sovraccaricare i sistemi bersaglio con richieste di rete ripetute, causando interruzioni del servizio.
L'attacco più recente, avvenuto l'11 gennaio, ha preso di mira il sito genovese di Amt e altri siti istituzionali italiani. Il collettivo NoName057 ha rivendicato l'assalto sui suoi canali Telegram, collegandolo alla visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Italia. Durante l'incontro con Zelensky, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha confermato il sostegno globale a Kiev e ribadito che l'Italia aiuterà l'Ucraina a raggiungere una pace giusta e duratura.
Questi eventi mettono in luce la necessità di rafforzare le difese contro gli attacchi hacker coordinati, che rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza e la stabilità del Paese.