Assalto Cgil, Bertinotti: “Violato luogo sacro, c’è inquietudine”

LaPresse INTERNO

L'ex sindacalista ha portato la sua solidarietà al segretario Landini davanti alla sede romana del sindacato. (LaPresse) “Possiamo dire tutto il male possibile di questo atto, per un vecchio sindacalista come me è inimmaginabile”.

“Si pensava che questo luogo, anche nella crisi sociale e politica, fosse un luogo sacro – ha detto – E il fatto che non lo sia più è un elemento di inquietudine”

Così Fausto Bertinotti, ex sindacalista, ex presidente della Camera ed ex segretario di Rifondazione Comunista, lasciando la sede Cgil a Roma, dopo aver portato la sua solidarietà al segretario Maurizio Landini per l’attacco subito sabato pomeriggio durante il corteo no green pass nella Capitale. (LaPresse)

La notizia riportata su altri media

Mattarella: ferita sociale lacerante, servono legalità e prevenzione. Condividi. Gli incidenti sul lavoro sono "una ferita sociale che non trova soluzione, ma purtroppo è sempre in aumento e diventa lacerante ogni volta che si apprendono, come in queste ultime settimane, quotidiani e drammatici aggiornamenti di incidenti avvenuti". (Rai News)

“Le vittime degli incidenti sul lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. (Il Fatto Quotidiano)

"Le vittime degli incidenti sul lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari. Messaggio del Capo dello Stato in occasione della Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro: "Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. (Adnkronos)

Le nuove misure prevederanno, tra le altre cose, una "maggiore efficacia delle sanzioni" e un "potente investimento sulla formazione" Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, definisce le morti sul lavoro nel messaggio inviato al presidente dell'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, Zoello Forni. (la Repubblica)

09 ottobre 2021 a. Nel mirino anche Mario Draghi e Sergio Mattarella: "Assassini, assassini", l'urlo che si alza, "Vogliamo le dimissioni di Draghi e Mattarella". (Liberoquotidiano.it)