C'è un dovere comune: costruire l'Europa

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Rafforzare l’Europa significa compiere un “deciso e creativo” passo in avanti per la costruzione della pace che il mondo oggi attende. È ancora valida l’intuizione dei padri fondatori che, allora come oggi, individuavano nel processo di progressiva e coraggiosa unificazione delle istituzioni europee, la via migliore per contribuire sullo scenario internazionale a rendere ragione delle attese di pace e giustizia delle persone e dei popoli. (Avvenire)
Ne parlano anche altri media
“I Giovani Democratici di Rieti esprimono forte preoccupazione per il piano “ReArm Europe”, approvato dal Consiglio Europeo il 6 marzo 2025. Per finanziare questa spesa, l’Unione Europea ha introdotto maggiore flessibilità fiscale, sospendendo temporaneamente di aumentare il deficit degli Stati e dirottando fondi solitamente destinati a sviluppo regionale e politiche sociali, verso investimenti nella difesa” scrive in una nota Giovani Democratici provincia di Rieti. (Rieti Life)
Facciamo sentire la nostra voce. Perché un’Italia e un’Europa di pace sono una scelta che possiamo e dobbiamo fare oggi, per il bene di tutti. Trovi qui il link per firmare il no al riarmo. La tua firma arriverà ai parlamentari. (PeaceLink)
Proponi una manifestazione per l’Europa, “dal basso”. Noi, che per questo siamo sempre stati in prima fila, non ci saremo. Non vogliamo confonderci con chi vuole stanziare 800 miliardi per le armi e tagliare il Green deal. (sbilanciamoci.info)

Mettere in pratica il senso profondo della carta costituzionale invece è più difficile, come la cronaca di questi giorni e di questi anni ci sta dimostrando. L’Italia ripudia la guerra, l’Europa no. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Gli 800 miliardi di euro previsti dal ReArm Europe, approvato dai 27 paesi dell’UE, sono destinati all’aumento della spesa militare dei singoli paesi, in assenza di un esercito europeo. Il riarmo sembra urgente perché Trump, in sintonia con Putin sulle condizioni della pace da imporre all’Ucraina, non intende più dare all’Europa l’ombrello della “sicurezza”, tanto evocata ma non sempre spiegata. (Mentinfuga)
Per quanto possa sembrare assurdo in questo momento, lo stesso vale per la transizione in Ucraina da questa orribile guerra alla tregua e negoziazione di una pace giusta. Tutte le transizioni nel cui mezzo noi oggi ci troviamo (sanitaria, ambientale, finanziaria, energetica, bellica) diceva Alex già 30 anni fa, sono prima di tutto delle conversioni. (Vita)