Merz parte debole: la “Koalition” non tiene al primo voto

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La Germania ha di nuovo un cancelliere debole, forse persino più del suo predecessore. Ieri mattina Friedrich Merz è stato impallinato da 18 franchi tiratori, alla seconda chiama, nel pomeriggio, è stato eletto. Alle nove, il Bundestag riunito in plenaria ha votato la fiducia alla coalizione nero-rossa. Scrutinio segreto, schede contate a mano. L’Unione Cdu/Csu … (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Nel primo pomeriggio il pasticcio combinato da 18 franchi tiratori della maggioranza prevista era già sanato: se nella prima votazione dei 328 voti disponibili Merz ne aveva raccolti solo 310, 6 sotto l’obiettivo della maggioranza necessaria di 316, nella seconda immediatamente indetta per il pomeriggio ne ha avuti 325, cioè praticamente l’en plein. (Il Messaggero)
Tanti anni lontano dal parlamento e vicino ai circoli della grande finanza avranno sicuramente contribuito ad ampliarne competenze e vedute, ma certo lo hanno anche disabituato a quel confronto duro, fatto di colpi bassi, incurante del benchmark e dei portafogli azionari, dove non è affatto detto che i sottoposti eseguano le indicazioni dei superiori senza … (La Stampa)
Bentrovati. Nella Rassegna di oggi: Il messaggio a Merz Il leader della Cdu è stato eletto cancelliere solo alla seconda votazione. (Corriere della Sera)

Sono proprio le forze di maggioranza a commentare per prime la mancata fiducia al primo colpo del governo guidato da Friedrich Merz, che pure verrà eletto nella seconda votazione. In un mosaico di reazioni che cristallizza le differenti visioni che attraversano i singoli partiti. (Il Messaggero)
Non era mai accaduto prima che un candidato cancelliere non incassasse la fiducia al primo e quindi unico giro: un’incertezza storica per la rigorosissima Germania, che ci ha abituato all’idea che piuttosto che mettere in stallo il Paese è meglio convergere su coalizioni di larghe intese. (Vita.it)
Senza dubbio un perdente certificato, però anche un democristiano che dimostra di possedere sette vite come i gatti, riuscendo a cadere sempre in piedi. (Il Manifesto)