Tragedia a Pordenone, condisce per errore la pasta con un’erba velenosa e muore

Sputnik Italia INTERNO

Pinzana è morto il giorno di Pasquetta in ospedale a Pordenone dopo il ricovero.

È morto dopo una dolorosa agonia Valerio Pinzana, il 62enne ex bidello di Travesio, in provincia di Pordenone, che ha cucinato e mangiato per errore un’erba altamente velenosa scambiandola per un aglio selvatico.

In quell’occasione, avrebbe confuso il colchico d’autunno con una pianta edibile senza rendersi conto della gravità del suo errore. (Sputnik Italia)

La notizia riportata su altre testate

Stando ad una prima ricostruzione, durante una passeggiata nel bosco una decina di giorni fa aveva raccolto del còlchico autunnale, una pianta molto velenosa, scambiandolo erroneamente per aglio orsino (triestecafe.it)

La vittima è Valerio Pinzana, viveva a Travesio e lavorava come tecnico della Snam Rete Gas. Nella giornata di Pasquetta, lunedì 5 aprile, un uomo di 62 anni è morto tragicamente all’ospedale civile di Pordenone per aver ingerito sostanze velenose. (Ck12 Giornale)

L’uomo, però, non si è accorto dell’inganno: quel fiore non era innocuo, ma nascondeva un’insidia mortale. La pianta contiene la colchicina, una sostanza tossica che può uccidere un essere umano in poche ore. (ilGiornale.it)

La ricetta letale. Secondo la testimonianza raccolta dall'Ansa, Pinzana una volta a casa ha preparato un condimento a base di pesto, realizzato con le piante raccolte, note anche come "falso zafferano, per la grande somiglianza dei fiori. (Il Messaggero)

Dopo averla ingerita, l’uomo ha avvertito dolori tremendi, ma non ha chiesto immediatamente aiuto, essendo reduce del Covid e pensando che potesse essere un effetto collaterale tardivo Secondo una ricostruzione della vicenda, la scorsa settimana l’uomo aveva fatto una passeggiata nei prati attorno a casa per raccogliere dell’aglio da impiegare come condimento. (L'HuffPost)

L’aveva raccolta insieme ad altre erbe spontanee e utilizzata in cucina per farne un pesto, ma quello che pensava fosse aglio orsino era in realtà còlchico autunnale, una pianta molto velenosa. Tutto è accaduto a Travesio, Pordenone, dove il signor Valerio aveva raccolto pochi giorni fa del il “colchino d’autunno”, o croco, conosciuto anche come “zafferano bastardo” o “falso zafferano” o ancora “arsenico vegetale”, confondendolo con l’aglio orsino. (greenMe.it)