Lamezia Terme, venerdì in città presentazione del libro del top scientist italiano Salvatore Chirumbolo

Corriere di Lamezia SALUTE

Dopo i saluti dell’editrice Nella Fragale, converseranno con l’autore Mirella Samele, medico e biologo, Michele Menniti informatico.

1 min, 21 sec. Salvatore Chirumbolo, top scientist italiano, sarà nella sua città, a Lamezia Terme, venerdì prossimo 10 settembre per la presentazione del suo ultimo lavoro “L’Italia ai tempi del coronavirus”.

Si occupa di metodologia scientifica della ricerca ed è stato riportato dal Prof Ioannidis della Stanford University come uno dei 100.000 migliori ricercatori del mondo

Biologo e biochimico clinico all’Universita’ di Verona, Salvatore Chirumbolo vanta oltre 270 pubblicazioni scientifiche in campo biomedico. (Corriere di Lamezia)

Ne parlano anche altri giornali

Sabato 11 settembre, nel chiostro del seminario diocesano, alle 19, concerto del chitarrista Massimo Agostinelli. Il suo temperamento musicale lo ha sempre portato ad essere un esecutore di indubbia coerenza formale e stilistica, mantenendo sempre il dovuto rispetto storico-culturale del repertorio proposto. (Il Lametino)

Dopo i saluti dell’editrice Nella Fragale, converseranno con l’autore Mirella Samele, medico e biologo, Michele Menniti informatico. Biologo e biochimico clinico all'Universita' di Verona, Salvatore Chirumbolo vanta oltre 270 pubblicazioni scientifiche in campo biomedico. (Il Lametino)

Sul posto, per le indagini del caso, gli agenti della Polizia e della Guardia costiera. L'uomo (classe '51) originario di Lamezia, molto probabilmente è stato colpito da malore mentre sistemava la sua barca sulla battigia, ma al momento non è esclusa alcuna ipotesi. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

È Chafik El Ketani, 32 anni di Gizzeria, il giovane rimasto gravemente ferito nell'incidente avvenuto nella tarda serata del 6 settembre sulla ss 280 nel comune di Marcellinara, direzione Lamezia. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

La Mercedes travolge il gruppo di cicloamatori, otto perdono la vita e due rimangono gravemente ferite. Nel 2010 non esisteva il reato di omicidio stradale, e se la cava con una condanna a otto anni, questa la sentenza della Procura. (La Sentinella del Canavese)