Terribile femminicidio a Cortesano, Ianeselli: ''Due donne uccise in meno di due mesi: rischiamo di non trovare più le parole''

il Dolomiti INTERNO

Dobbiamo fermarci e capire come possiamo curare una società malata di violenza che produce maschi violenti che ammazzano mogli, compagne, fidanzate

"Rischiamo di non trovare più parole adatte, non scontate, di fronte alle uccisioni di donne.

Queste le parole di Franco Ianeselli, sindaco di Trento.

La strage non si ferma, ogni giorno.

"Due donne uccise in meno di due mesi in Trentino".

(il Dolomiti)

Su altre fonti

Per rivolgersi alla rete antiviolenza è importante chiamare i seguenti numeri:. numero unico 112 e numero anti-violenza 1522 Comunicato 433. Nuovo caso di femminicidio, il cordoglio dell’assessore Segnana. (Ufficio Stampa)

Sono state ore drammatiche quelle in Trentino per un altro terribile femminicidio, quello di Deborah Saltori, madre di quattro figli. Femminicidio a Cortesano, Cattoni ha ucciso Saltori con un colpo di accetta alla gola, poi ha provato a suicidarsi con un coltello. (il Dolomiti)

Lorenzo viveva ai domiciliari a casa dei genitori dopo essere stato processato per le ripetute violenze denunciare da Deborah negli anni La donna da anni era costretta a subire violenze, violenze che aveva denunciato e che avevano portato alla condanna del marito dal quale si stava separando. (Leggo.it)

A dare l'allarme è stato un passante che ha notato il corpo dell'uomo agonizzante a terra. Il delitto è avvenuto a Cortesano, in zona Maso Saracini, piccolo centro a pochi chilometri da Trento, nella campagna in cui l'uomo stava lavorando. (La Repubblica)

Femminicidio a Cortesano, Deborah Saltori uccisa dall'ex. Saltori e Cattoni non vivevano più insieme: Cattoni si trovava agli arresti domiciliari in un paese della Piana Rotaliana, proprio a causa della sua condotta violenta Secondo TrentoToday ci sarebbero evidente incontrovertibili che a uccidere Deborah Saltori sia stato Lorenzo Cattoni, 39 anni, imprenditore agricolo. (Today.it)

La scoperta grazie al padre di un 14enne che aveva individuato all'interno dello smartphone del figlio il gruppo e, insospettitosi, ne ha aperto i contenuti. Dal profilo collegato all'utenza di uno dei partecipanti, un coetaneo, era partito all'indirizzo dell'intero gruppo un video pedopornografico raccapricciante, ove aveva luogo un rapporto sessuale promiscuo, tra più bambine e bambini, verosimilmente girato in Sud America. (Yahoo Notizie)