Il contingente italiano lascia l'Afghanistan dopo quasi vent'anni - L'Unione Sarda.it

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Alla missione Isaf, conclusa nel 2014, è subentrata nel 2015 quella “non combat” Resolute Support - sempre Nato - per formare e assistere le forze di sicurezza locali.

"Non vogliamo che l'Afghanistan torni ad essere un luogo sicuro per i terroristi – ha detto Guerini -.

Vogliamo continuare a rafforzare questo Paese dando anche continuità all'addestramento delle forze di sicurezza afghane per non disperdere i risultati ottenuti in questi 20 anni". (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L'incidente diplomatico. La cerimonia dell'ammaina-bandiera ad Herat ha avuto anche un retroscena diplomatico, con tensione tra Italia ed Emirati Arabi Uniti Vogliamo continuare a rafforzare questo Paese dando anche continuità all'addestramento delle forze di sicurezza afghane per non. (Quotidiano.net)

Ad Herat è arrivato oggi il ministro della Difesa Guerini, per il saluto finale ai militari e la cerimonia dell'ammaina-bandiera alla base di Camp Arena, che sarà consegnata alle forze locali. Verranno trasferiti in Italia a partire da metà giugno" ha proseguito Guerini, parlando della sorte dei collaboratori afgani che rischiano ritorsioni da parte dei talebani una volta che il contingente Nato avrà lasciato. (Sky Tg24 )

Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini dopo il caso diplomatico con gli Emirati Arabi Uniti che hanno vietato il passaggio all’aereo della delegazione italiana, in viaggio a Herat, in Afghanistan, per il saluto finale ai militari italiani che stanno smobilitando (LaPresse)

Lì ha salutato i militari e ha presenziato alla cerimonia dell'ammaina-bandiera alla base di Camp Arena, che sarà consegnata alle forze di sicurezza locali. Dopo venti anni l'Italia si prepara a lasciare l'Afghanistan. (ilmessaggero.it)