I ragazzi in mare aperto e il porto dei genitori

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Ed invece nella famiglia di Alessia e Giulia vediamo un dolore infinito.

Mentre noi sussurriamo, Alessia e Giulia gridano al nostro mondo di adulti che dobbiamo credere in loro.

Proviamo a ripercorrerle insieme: «Vediamo una cronaca della tragedia, ne cogliamo letture e giudizi: sembra che tutti abbiano una parola da dire, che ci siano tanti maestri.

«Giulia e Alessia, siete raggi di sole» (Ansa 5 agosto 2022, ore 17.51). (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre testate

Vediamo due figlie Alessia e Giulia volute cresciute amate e curate. Lo ha detto il parroco di Castenaso, don Giancarlo Leonardi, in un passaggio dell'omelia nel funerale di Giulia e Alessia Pisano, morte investite da un treno a Riccione (La Repubblica)

Ma per ribadire alcune ovvietà “affinché drammi simili a quello che si è verificato a Riccione non accadano mai più. Feltri: due adolescenti alle 7 del mattino non devono stare in stazione ma nella loro camera a dormire. (Secolo d'Italia)

“Ad Alessia e Giulia nella loro giovinezza sono state consegnate fiducia, stima, libertà e autonomia. Vediamo una madre impietrita dal dolore e vediamo una sorella Stefania che ha fatto da madre e ad amica, sono le sue parole, ad Alessia e Giulia. (SardiniaPost)

Le due sorelle morte a Riccione - Michele Nucci\LaPresse /corrieredibologna.tv - CorriereTv. Un lungo applauso saluta l’uscita dalla chiesa della Madonna del buon consiglio dei due feretri bianchi di Alessia e Giulia Pisano, le due sorelle travolte da un treno a Riccione, al termine dei funerali che si sono svolti oggi a Castenaso in provincia di Bologna. (Corriere)

Quei due nomi incisi sul legno bianco della bara, dove sono fissi gli occhi dei genitori di Giulia e Alessia Pisano. Da domenica vediamo la cronaca di una tragedia, letture e riletture, ricerca di particolari, giudizi, un vociare che ha creato un'eco di reazioni. (ilGiornale.it)

Le foto delle sue amatissime Alessia e Giulia sono a pochi passi Lo sguardo fisso verso quelle due bare candide con i nomi, Alessia e Giulia, impressi sul legno e accarezzate da girasoli e rose cristalline. (il Resto del Carlino)