Coldiretti: ecco la black list dei cibi più pericolosi -

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In Italia – sottolinea la Coldiretti – oltre otto allarmi alimentari su dieci sono dunque scattati a causa di cibi pericolosi provenienti dall’estero (81%).

Un’emergenza quindi che – sottolinea la Coldiretti – non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo ma che, per effetto della globalizzazione degli scambi e della competizione al ribasso sui prezzi, si estende anche a quelli più ricchi.

Non sorprende dunque che l’87% degli italiani voglia il divieto di ingresso nei mercati nazionali dei prodotti provenienti da paesi privi di regole sociali, di sicurezza e sanitarie analoghe a quelle italiane e della Ue, secondo l’analisi Coldiretti/Censis. (http://www.calabriaeconomia.it/)

Su altre testate

Si tratta di prodotti, soprattutto formaggi e salumi, che sono il frutto del lavoro di generazioni la cui ricetta non può essere cambiata. Lista da cui manca la carne sintetica, bocciata senza appello dal 95% dei consumatori italiani, casomai la sua distribuzione dovesse venire ammessa anche in Italia. (WineNews)

Dall’olio extravergine d’oliva al Parmigiano Reggiano, dal Prosciutto di Parma al Raschera: sono solo alcuni dei prodotti di qualità del Made in Italy a tavola bocciati senza appello dall’etichetta a colori che sta avanzando in Europa, dal Nutriscore francese a quella a semaforo inglese. (LaVoceDiAlba.it)

“Occorre garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi rispettino gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’importanza che l’Ue assicuri il principio di reciprocità nei rapporti commerciali (picenotime)

Big data e tecnologia per programmare il futuro dell’agricoltura. Un tavolo di concertazione permanente tra i rappresentanti politici delle istituzioni e i rappresentanti agricoli. E’ la proposta di Coldiretti Nuoro Ogliastra accolta dai consiglieri regionali e dai parlamentari presenti ieri a Nuoro durante l’incontro che si è tenuto nella Camera di Commercio. (Sardegna Reporter)

Non sorprende dunque che l’87% degli italiani voglia il divieto di ingresso nei mercati nazionali dei prodotti provenienti da paesi privi di regole sociali, di sicurezza e sanitarie analoghe a quelle italiane e della Ue, secondo l’analisi Coldiretti/Censis. (ilMetropolitano.it)

Si tratta di etichette a colori che, sottolinea la Coldiretti, si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia, senza tenere conto delle porzioni. (Fruitbook Magazine)