Omicidio Mollicone – Finto alibi per Marco Mottola, teste rischia “falsa testimonianza”

TG24.info INTERNO

A questo punto il presidente della Corte d’Assise ha trasmesso gli atti inerenti la deposizione del teste in Procura con l’accusa di ‘falsa testimonianza’

Un alibi falso per Marco Mottola, uno dei principali indiziati per l’omicidio di Serena Mollicone, rischia di far finire sotto processo per falsa testimonianza, un testimone che ha deposito ieri in Corte d’Assise.

Non lo ricordo assolutamente”, ha improvvisamente ricordato che la mattina in cui Serena venne aggredita, proprio nei momento in cui molto probabilmente veniva colpita alla testa, Marco Mottola era con lui, in piazza. (TG24.info)

Su altri giornali

Il fraello Vittorio, amico di Marco Mottola, faceva uso di droga con gli amici, anche a casa del maresciallo quando i genitori non c'erano Non è stato creduto grazie anche a delle intercettazioni telefoniche che confermerebbero il contrario. (FrosinoneToday)

A smentire la sua dichiarazione le intercettazioni telefoniche che dimostrano che Davide Bove e Marco Mottola si sono sentiti telefonicamente dopo l'orario in cui Serena è stata aggredita. (ilmattino.it)

Ma l'allora comandante non solo evitò di fare controlli ma non mise mai a verbale le testimonianze degli amici della vittima Processo Mollicone, circolava droga nella caserma dove fu uccisa Serena. (Repubblica Roma)

Il dottor Capurso chiede di trasferire gli atti in procura per valutare se possa sussistere o meno il reato di falsa testimonianza Ancora: i rapporti tra gli amici, le comitive di allora, i gruppi in piazza, le serate trascorse insieme. (ciociariaoggi.it)

Il testimone si è giustificato dicendo che nel corso degli interrogatori aveva già detto questa cosa e lui se l’è ricordato. Adesso gli atti verranno trasferiti alla Procura che valuterà la sussistenza del reato per falsa testimonianza. (Frosinone Web)

Proprio lì, in un alloggio in disuso nella disponibilità dei Mottola, sarebbe stata aggredita Alcune intercettazioni telefoniche però lo smentiscono: l’uomo quel giorno avrebbe avuto almeno una conversazione telefonica con Mottola. (L'Unione Sarda.it)