Quarantena e isolamento ridotti a 5 giorni

RSI.ch Informazione ESTERI

Quarantena e isolamento ridotti già da giovedì a cinque giorni e validità del certificato covid limitata a 9 mesi.

Sono intanto 1'548 le nuove infezioni da coronavirus in Ticino, dove si registrano anche tre nuovi decessi e un calo dei pazienti in ospedale, ora 168.

Non si registrano decessi, mentre negli ospedali la situazione è stabile: sono ricoverati 32 pazienti (+1), di cui 8 in terapia intensiva. (RSI.ch Informazione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo ha spiegato chiaramente oggi la presidente della task force Tanja Stadler: «Nelle prossime settimane, da un terzo alla metà degli svizzeri si sarà infettato con Omicron». Un mantra che oramai rimbalza tra diversi Paesi europei, insieme a un altro concetto: «diffusione» (Corriere del Ticino)

I cantoni sostengono la riduzione del periodo di quarantena e di isolamento, entrambi fissati a cinque giorni, annunciata oggi dal Consiglio federale. Sono esentate dalla quarantena le persone che hanno ricevutol’ultima dose di vaccino o sono guarite da meno di quattro mesi (Ticinonews.ch)

La riduzione dell’isolamento e della quarantena, in vigore già a partire da domani, è invece giudicata positivamente dall’associazione: tuttavia, l’USAM si chiede perché la quarantena sia solo abbreviata e non semplicemente rimossa. (Corriere del Ticino)

In febbraio si assisterà poi probabilmente a un rapido calo ma il 15-35% degli svizzeri non sarà ancora stato immunizzato contro Omicron attraverso la terza vaccinazione o la malattia. Masserey ha parlato la necessità di trovare "un equilibrio" e per Stadler, un compromesso potrebbe essere fissato a cinque giorni. (RSI.ch Informazione)

In casi estremi, sottolinea Jamnicki, «possono passare fino a tre giorni prima che un risultato del test sia disponibile. Prima di passare la parola a Tanja Stadler, Masserey sottolinea: «Ci sono prove che il booster riduca anche il rischio di trasmissione. (Corriere del Ticino)

Sono esentate dalla quarantena le persone che hanno ricevuto l’ultima dose di vaccino o sono guarite da meno di quattro mesi Dal punto di vista della politica sanitaria, una «politica del laissez-faire» non è attualmente giustificabile, sottolinea la CDS. (Ticinonline)