Alessia Pifferi, richiesta di incidente probatorio sul biberon di Diana

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Per la procura e per il gip che l’ha interrogata la donna era lucida e capace di commettere “atrocità”.

Si tratta di una informazione che non dirò a nessuno, in quanto non ha alcuna rilevanza ai fini processuali”.

L’indagata ha ammesso di aver lasciato sola la figlia in altre occasioni e di essere consapevole che la bimba poteva morire, ma che voleva garantirsi un futuro con il suo compagno.

Gli inquirenti potrebbero, se necessario, decidere di convocare il padre, anche se al momento non ci sono interessi investigativi in tal senso. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Quasi sicuramente ha cambiato utenza telefonica, si è comunque reso irreperibile dal giorno dell’orrore, quando la Pifferi è stata portata via in manette dalla casa di via Parea, quartiere Ponte Lambro Proprio per stare con lui, nel suo disegno folle, la mamma ha lasciato Diana a casa da sola. (IL GIORNO)

A differenza di quanto sostenuto fino ad oggi, ha detto di sapere chi è il padre di Diana. Gli inquirenti potrebbero, se necessario, decidere di convocare il padre, anche se al momento non ci sono interessi investigativi in tal senso (Gazzetta di Parma)

Gli inquirenti potrebbero, se necessario, decidere di convocare il padre, anche se al momento non ci sono interessi investigativi in tal senso. “Alessia era più tranquilla e serena – afferma l’avvocato Solange Marchignoli, che difende la donna assieme a Luca D’Auria – e mercoledì mattina mi ha rivelato il nome del padre. (Valseriana News)

L’uomo in questione, un italiano che la donna avrebbe conosciuto in maniera estemporanea, non saprebbe di essere il padre della bimba. Durante questo lavoro sui dati finora non era uscito alcun elemento che potesse invece portare a individuare il possibile padre di Diana. (Corriere Milano)