L’Italia nel 2023: l’inflazione frenerà ma anche il pil (+0,4%)

Milano Finanza ECONOMIA

Quest’anno il pil italiano crescerà del 3,9% secondo l’Istat. L’occupazione crescerà più del pil: +4,2% quest’anno e +0,5% nel 2023. Lo scenario di previsione dell’Istituto è, però, basato sulla completa attuazione del piano di investimenti pubblici previsti per il prossimo anno (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

MeteoWeb In controtendenza in agricoltura calano valore aggiunto ed occupazione (-2,5%) nel terzo trimestre dell’anno per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti. (MeteoWeb)

Riviste al ribasso le stime di crescita nel biennio 2022-2023. Pesano l’incertezza sull’evoluzione della guerra tra Russia e Ucraina e l’elevata inflazione L’elevata inflazione, trainata dall’andamento dei prezzi delle materie prime energetiche, e l’orientamento restrittivo della politica monetaria nei principali paesi, caratterizzano lo scenario internazionale congiuntamente all’elevata incertezza sull’evoluzione della guerra tra Russia e Ucraina. (T-mag)

Anzi, i BTP rispondono bene al governo Meloni se qualche giorno fa quelli a 10 anni offrivano un rendimento del 3,65%. Contro tutte le previsioni i BTP a 10 anni continuano a salire: a +10 da quando c’è il nuovo governo a Palazzo Chigi. (InformazioneOggi.it)

La notizia sta nei numeretti, o meglio nelle percentuali, che riguardano la crescita del Pil: +3,9% quest'anno, +0,4% l'anno prossimo. L'Istat ha appena pubblicato il suo rapporto sulle prospettive per l'economia italiana nel biennio 2022-2023. (L'HuffPost)

Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Se per anni abbiamo raccontato di un’agricoltura in crescita sotto tutti i profili nelle fasi più difficili dell’economia italiana, ora che alcune cose, paradossalmente, almeno nella statistica sembrano andare meglio, nel settore primario “calano valore aggiunto ed occupazione (-2,5%) nel terzo trimestre 2022 per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti”. (WineNews)