Microsoft chiude LinkedIn in Cina a causa della censura: “Troppo difficile operare”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Shroff l’ha definito come “una nuova piattaforma di lavoro indipendente per la Cina che verrà lanciata entro fine anno”

La Cina dice un clamoroso addio a LinkedIn.

“La nostra decisione di lanciare una versione locale di LinkedIn era stata guidata dalla nostra missione di connettere i professionisti di tutto il mondo per renderli più produttivi e di successo.

Che ha aggiunto: “La nuova strategia locale prevede di concentrarci sull’aiutare i professionisti con sede in Cina a trovare lavoro in Cina e le aziende cinesi a trovare candidati di qualità”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Microsoft ha deciso di chiudere LinkedIn in Cina. Tuttavia, la società lancerà una versione del sito riservata ai lavori, chiamata InJobs, entro la fine dell’anno. (Startmag Web magazine)

Secondo i resoconti dei media statunitensi, negli ultimi mesi le autorità hanno chiesto a LinkedIn di applicare le regole in modo più rigoroso Chiude la versione cinese di LinkedIn. (Il Mattino)

Ora il software che lo sostituirà, chiamato InJobs, farà solo da piattaforma per trovare lavoro indipendente. Niente articoli o post social, l’obiettivo è “di concentrarci sull’aiutare i professionisti con sede in Cina a trovare lavoro in Cina e le aziende cinesi a trovare candidati di qualità (Tech Princess)

Le politiche dell’authority locale hanno determinato il definitivo deterioramento dei rapporti tra il paese asiatico e LinkedIn. Il contesto lavorativo non offriva le condizioni per realizzare i progetti della piattaforma di Microsoft, che ha così scelto di chiudere la sede dell’unico grande social americano operativo nel Paese del Dragone dal 2014. (Tech Fanpage)

LinkedIn si unisce così a Facebook , Twitter e YouTube, bandite in Cina nel 2009, e Reddit, bandita nel 2018. In questo modo, la piattaforma si unisce alla già lunga lista di aziende tecnologiche americane che non operano più in Cina. (Forbes Italia)

Il governo cinese ha inoltre chiamato le piattaforme a sostenere in maniera più decisa i valori del comunismo “Siamo nel contempo confrontati in Cina con un ambiente operativo molto più difficile e con esigenze di conformità accresciute”, aggiunge il blog. (Key4biz.it)