Sulla prescrizione si rischia lo scontro frontale

Metro INTERNO

Il ministro Alfonso Bonafede non usa mezzi termini: «È assurdo che su una conquista di civiltà come l’abolizione della prescrizione ci si possa interrogare sulla tenuta o meno del Governo.

Lavoriamo piuttosto sui tempi del processo».

Ma anche le altre reazioni sono dure: per Davide Faraone (IV), «Se il tema è prescrizione o morte, allora morte sia».

Oggi intanto in Consiglio dei Ministri dovrebbe arrivare la riforma del processo civile. (Metro)

Ne parlano anche altri giornali

(Adnkronos) - Nella riforma del processo civile, approvata questa sera a Palazzo Chigi, "abbiamo eliminato il cosiddetto rito Fornero, che ha creato un gran caos nel sistema". Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. (La Sicilia)

“Non voglio rompere con nessuno o provocare una crisi di governo sulla prescrizione”, chiarisce il Guardasigilli che invita la maggioranza a “dialogare meglio su questi temi” senza però far rientrare dalla finestra con un altro nome la prescrizione. (Il Riformista)

"Se vogliamo andare avanti, siccome è giusto porsi il tema di come si evitano le prescrizioni, togliamo di mezzo questa roba - prosegue Orlando -. Lo dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, parlando con i cronisti alla Camera. (Liberoquotidiano.it)

Fatto sta che nella maggioranza sta arrivando una nuova grana con i 5 Stelle lanciati per l’approvazione della riforma della prescrizione. Il capo del Movimento 5 Stelle è dunque in sintonia con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e anche con il premier Giuseppe Conte. (Avanti!)

Secondo il ministro, la proposta del Pd sarebbe un passo indietro «proprio quando siamo a una passo da una svolta». «Non si può rimanere sotto processo per un tempo indefinito, per lunghissimi anni - ha chiarito il segretario Nicola Zingaretti -. (ilGiornale.it)

L'eliminazione di perdite di tempo", realizzata togliendo "la mediazione obbligatoria", alle novità sul fronte della "negoziazione", fino alla digitalizzazione del sistema. "Per il processo di appello si seguono le regole del primo grado: attualmente il filtro di ammissibilità doveva servire a snellire e invece ha fatto il contrario. (Corriere della Sera)