Conclave con vista sulla Verna. “Non tifiamo ma se fosse francescano...”. Pizzaballa ha qui il maestro di 104 anni

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– “Non facciamo il tifo per nessuno, ma certo se fosse un francescano saremmo contenti”. Nessun pronostico, semmai l’auspicio che alla Verna rimbalza tra i luoghi del Santo e guarda verso Roma. Guido Fineschi, padre guardiano del Santuario dosa prudenza e un pizzico di “se fosse” ma senza esagerare. Del resto, l’eredità di Papa Bergoglio che ha scelto di chiamarsi come il poverello di Assisi “non è facile da raccogliere”. (La Nazione)
Se ne è parlato anche su altre testate
#Francescano, voce autorevole nel #dialogointerreligioso e profondo conoscitore del #MedioOriente, Pizzaballa è un outsider nel panorama dei papabili. Ma quale potrebbe essere il suo peso nel prossimo #conclave? Lo analizziamo con il nostro vaticanista #AndreaGagliarducci che ci ha fatto anche la classifica delle probabilità per i 5 papali più importanti (Il Messaggero)
Chi è il nuovo Papa? Chi sarà il nuovo Papa dopo Bergoglio? Da settimane è in pole il cardinale vicentino Pietro Parolin, ma nelle ultime ore, secondo i bookmakers, una "maggioranza silenziosa" potrebbe scalzarlo e, tra i papabili, salgono alcuni nomi rimasti fino ad ora in sordina. (Il Giornale d'Italia)
Poiché il cardinale Pizzaballa parteciperà da domani al conclave in Vaticano per l'elezione del nuovo Papa dopo la morte di Francesco, il Rettorato e il Decanato hanno deciso di annunciare ora al pubblico il nome del nuovo dottore honoris causa dell'Università di Friburgo. (Ticinonews)

Un nome che il Giornale d'Italia aveva già anticipato, in quanto Prevost potrebbe essere un'alternativa a Pietro Parolin, vero e proprio candidato in pole anticipato dalla nostra testata. Il bergogliano e cardinale Usa Robert Francis Prevost tra i papabili come nuovo Papa secondo i bookmakers. (Il Giornale d'Italia)
Convinto che «fede e potere non vanno d'accordo», di dieci anni più giovane rispetto ai più papabili successori di Francesco, spinto sotto i riflettori dalla guerra di Gaza che «mi ha fatto porre tante domande» e autore di un gesto per lui «ovvio», proporsi come ostaggio in cambio dei bambini israeliani rapiti di Hamas. (Il Messaggero)