Covid, 184.615 nuovi casi e 360 decessi in 24 ore

LiberoQuotidiano.it INTERNO

Sul fronte delle regioni si evidenzia la Lombardia prima per numero di nuovi casi (33.856), davanti a Emilia Romagna (20.346) e Campania (20.206)

Dai 184.615 registrati nelle 24 ore precedenti, si passa a 186.253 con 1.132.309 tamponi processati, il che produce un tasso di positività in leggero calo al 16,44%.

Significativa crescita dei decessi a quota 360 (+44).

14 gennaio 2022 a. a. a. ROMA (ITALPRESS) – Lieve incremento dei casi Covid in Italia (LiberoQuotidiano.it)

Ne parlano anche altri giornali

Covid: 186.253 contagi, 360 decessi e 125.199 contagi. In Italia 18.019 persone ricoverate con sintomi, di cui 1.679 in terapia intensiva. ROMA. In Italia 18.019 persone ricoverate con sintomi, di cui 1.679 in terapia intensiva. (Termoli Online)

La Protezione Civile ha reso noti i dati relativi alle ultime 24 ore. Sono stati effettuati 1.132.309 tamponi e individuati 186.253 nuovi positivi al COVID-19. (Firenze Viola)

Il numero è inferiore rispetto al conteggio dei nuovi casi perché il calcolo è al netto dei guariti dal virus. Coronavirus, la situazione un anno fa: il bollettino del 14 gennaio 2021. Un anno fa, in questa stessa data del 14 gennaio, c’erano 17.246 nuovi casi positivi, con quasi un decimo dei tamponi effettuati, 160.585. (Virgilio Notizie)

Covid: 4.473 nuovi contagiati nel Bresciano, 33.856 in Lombardia e 186.253 in Italia. La regione con più contagiati è la Lombardia con 33.856 nuovi positivi, seguita da Emilia Romagna 20.346, Campania 20.206, Veneto 18.357, Lazio 15.307, Piemonte 14.609 e Toscana 11. (Prima Brescia)

Così Brusaferro commentando il monitoraggio settimanale. Raddoppiano i contagi non associati a catene di trasmissione – Raddoppia il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione (649.489 contro 309. (Nuvola Tv)

Covid, la variante Omicron predominante. «In Italia il 3 gennaio scorso la variante Omicron» del Covid «era predominante, con una prevalenza stimata all’81%, con una variabilità regionale tra il 33% e il 100%». (Secolo d'Italia)