Jamie Dimon (JP Morgan): i tassi al 5%? Potrebbero non bastare a sedare l'inflazione negli Usa

Milano Finanza ECONOMIA

Giunti quasi alla fine dell’anno e in attesa della riunione della Federal Reserve del 13 e 14 dicembre, il ceo di Jp Morgan, Jamie Dimon, fa un quadro dell’economia statunitense. “La nostra economia”, ha detto a Cnbc, “è la prima più forte al mondo oggi. I consumatori hanno speso il 10% in più rispetto all’anno scorso, il 40% in più rispetto al pre-Covid. I loro risparmi ammontano a 1.500 miliardi di dollari sui conti”. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

I consumatori hanno a disposizione risparmi in eccesso che ammontano a $1,5 trilioni, disponibili grazie ai programmi di stimoli che sono stati varati nel periodo della pandemia: il punto è che, ha fatto notare il banchiere, a fronte di questa cifra, gli americani stanno spendendo il 10% in più rispetto al 2021. (Borse.it)

Ha spiegato, inoltre, che potrebbe provocare una recessione negli Stati Uniti nel corso del prossimo anno. Jamie Dimon, il numero 1 di Jp Morgan, ha lanciato l’allarme: “L’inflazione sta erodendo qualsiasi cosa, e quel trilione e mezzo di dollari a un certo punto della metà dell’anno prossimo sarà esaurito”. (InvestireOggi.it)

Un tasso terminale della Fed attorno al 5% “potrebbe non essere sufficiente” a smorzare l’inflazione. Lo ha detto il numero uno di JP Morgan, Jamie Dimon, in un’intervista appena rilasciata alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc. (Borse.it)

Il numero uno di JP Morgan, Jamie Dimon, conferma il suo scetticismo di lunga data sulle criptovalute e le paragona a inutili “pet rocks”. In un’intervista rilasciata alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc, il banchiere statunitense ha definito le criptovalute “un completo spettacolo secondario”. (Finanzaonline.com)

Sebbene i consumatori siano al momento in una situazione migliore rispetto alla crisi finanziaria globale del 2008, il vento cambierà presto per via dell’impatto dell’inflazione galoppante e i tassi di interesse in aumento più del previsto. (Wall Street Italia)

L’inflazione potrebbe provocare una recessione negli Stati Uniti, nel corso del 2023. Lo ha detto il numero uno di JP Morgan, Jamie Dimon, in un’intervista appena rilasciata alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc. (Finanzaonline.com)