Dal Brasile alla Cina: il piano B per tutelare l’export made in Italy
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Nelle guerre stellari tra Usa e Ue la minaccia di dazi ventilata da Donald Trump è, finora, fantasma. Il rischio, però, è concreto. Sui 626 miliardi di euro di valore dell’export italiano nel mondo, dicono i dati Istat elaborati da Sace, 67,2 arrivano dagli States: il valore dell'interscambio Roma-Washington ammonta a 92,4 miliardi su un totale per l'Italia di 1.217 miliardi. Come ha spiegato l’Ocse, se i dazi americani dovessero attestarsi al 10% l’export italiano in Usa calerebbe di 3,5 miliardi, mentre con il 20% i mancati introiti arriverebbero a 12 miliardi. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Giorgia Meloni va ripetendo da settimane che il carosello di viaggi all’estero sempre più frequenti, dai voli transoceanici in direzione Washington agli accordi miliardari firmati in Arabia Saudita e negli Emirati, sono anche e soprattutto «una questione di politica interna». (ilmessaggero.it)
VARSAVIA (POLONIA) (ITALPRESS) – “L’Occidente deve unirsi e non dividersi, con una politica energetica, industriale e commerciale condivisa, in grado di rispondere in modo assertivo alle sfide di altri attori globali. (SardiniaPost)
Questo è quanto sostenuto dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nella sua audizione a Montecitorio sul Consiglio affari esteri dell’Unione europea dello scorso 27 gennaio. (Adnkronos)
Questo è quanto sostenuto dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nella sua audizione a Montecitorio sul Consiglio affari esteri dell’Unione europea dello scorso 27 gennaio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La presunta patriota Meloni cosa ha intenzione di fare? Vuole difendere le aziende e i lavoratori italiani rafforzando la risposta a livello europeo o intende sostenere il piano di Trump che ha intenzione di indebolire l’Europa?” (Agenda Politica)
Mentre gli altri promettevano un’unitaria e decisa ritorsione quando arriverà l’attacco di Trump, lei gettava acqua sul fuoco, spiegando che con Donald si deve e si può trattare. La sua posizione non è stata certo una sorpresa. (Radio Popolare)