Quando le liste d’attesa sono colpa del cittadino: “Il 20% prenota le visite ma non si presenta”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Stampa SALUTE

Nei Paesi anglosassoni li chiamano “no show”. Tradotto in italiano, coloro che prenotano visite specialistiche ed esami diagnostici, salvo non presentarsi il giorno fissato. E senza disdire prima l’appuntamento. Senza curarsi del fatto che, così facendo, ambulatori e laboratori di analisi non hanno più il tempo di chiamare chi era in attesa, da tempo, per ottenere la stessa prestazione. Quando … (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A denunciare l’impasse è il Presidente dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli, anche se le voci di allarme di medici di famiglia e presidenti provin… I nuovi codici per prenotare visite mediche e accertamenti, insieme alle nuove dizioni del nomenclatore tariffario entrato in vigore il 1° gennaio stanno creando il caos tra medici e pazienti che non riescono ad ottenere l’appuntamento dal Cup. (La Stampa)

Visite saltate in calo agli ospedali di Gallarate, Busto Arsizio e Saronno, il fenomeno del “no-show” – ovvero i pazienti che non si presentano a visite ed esami prenotati– è diminuito nel 2024 da un 14% dell’anno precedente ad un 12%. (Rete55)

Poi chiede al personale in segreteria di fare una telefonata per capire che fine abbia fatto il paziente. Il medico che aspetta cinque minuti, dieci minuti, un quarto d'ora. (ilgazzettino.it)

Perché, per un misterioso motivo, il Cup non gli consente di guardare oltre il territorio della sua Asl di appartenenza, anche se questa è a pochi chilometri di distanza da casa sua. «Una caccia al tesoro». (Corriere Fiorentino)