Activision Blizzard: causa colossale alla compagnia per sessismo

Episodi di abusi e di sessismo scuotono le fondamenta di Activision Blizzard, ora nel pieno di una bufera mediatica e di una causa epocale. Non è certo la notizia videoludica che avremmo voluto trattare, ma una causa rivolta ad Activision Blizzard ha messo in luce degli apparenti episodi di sessismo e di abusi.

A quanto pare, negli uffici della compagnia vige una “cultura goliardica da ufficio” che delle indagini approfondite stanno ancora cercando di mettere a nudo. (tuttoteK)

La notizia riportata su altri giornali

La software house americana che ha dato i natali a World of Warcraft e a tanti altri titoli ormai storici, si trova al centro di gravi episodi di maltrattamenti e abusi. Durante un viaggio di lavoro sarebbe stata soggetto di abusi e molestie sessuali accompagnate dalla divulgazione di materiale personale sui telefoni dei colleghi. (Parliamo di Videogiochi)

Oppure, affermano di essere state criticate per essere andate a prendere i figli all’asilo e di essere state espulse dalla sala di allattamento. Infatti, una donna si sarebbe tolta la vita durante un viaggio di lavoro a causa delle ripetute molestie sessuali ricevute in precedenza. (NerdPool)

Activision Blizzard ha aggiornato la sua assemblea annuale degli azionisti fino a lunedì per affrontare quelle che ha definito informazioni “fuorvianti” sulla retribuzione di Kotick. Il voto “say-on-pay” era consultivo, il che significa che anche se Activision Blizzard avesse perso Kotick avrebbe comunque raccolto i suoi $ 155 milioni, anche se senza azionista l’approvazione sarebbe stata una brutta occhiata. (GamingPark)

Non c’è posto nella nostra compagnia o settore, o qualsiasi altro settore, per una scorretta condotta sessuale o molestie di ogni tipo. Secondo quanto riportato, il personale femminile ammonta a circa il 20% del totale e le indagini hanno portato alla luce fatti e testimonianze particolarmente gravi. (Stay Nerd)

L’intera vicenda sta mettendo in difficoltà il gruppo, che ha già subito diverse ritorsioni pubbliche come un sit-in di protesta all’interno di World of Warcraft o la cancellazione di alcuni eventi promozionali legati … | Notizie giochiRead More. (HelpMeTech)

“Siamo stati estremamente collaborativi con il DFEH durante tutta la loro indagine, fornendo loro dati e ampia documentazione, ma si sono rifiutati di informarci sui problemi che hanno percepito”, ha detto un portavoce di Activision Blizzard (eSportsMag)