Pietro Parolin entrato Papa e uscito cardinale

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ItaliaOggi INTERNO

Sarebbe stato singolare rivedere, dopo Pio XII (1939-1958) un altro Segretario di Stato divenire successore del Papa appena defunto. Al cardinale Pietro Parolin da Schiavon (VI) purtroppo non è capitata questa singolare fortuna, bocciato da un Conclave nel quale era partito favoritissimo con i «doppi auguri» del decano, il bresciano Giovanni Battista Re, che pure nella Missa pro Eligendo Pontifice così si era espresso allo scambio del segno di pace. (ItaliaOggi)

Ne parlano anche altre fonti

Pietro Parolin: il favorito che non è diventato PapaNon ci si aspettava che il nuovo Papa fosse l'americano Prevost. Anzi, fino all'ultimo, molti osservatori ritenevano che Pietro Parolin sarebbe stato il successore di papa Francesco. (Esquire)

Don Piero, come lo chiamano amabilmente a Schiavon: entrato papa e uscito cardinale. E mentre si sprecano le congetture fra ipotesi di faide e sgambetti tutt’altro che suggeriti dallo Spirito Santo, c’è chi come Luca Sandonà, pur laico, l’aria delle imperiose stanze vaticane l’ha respirata per diverso tempo e qualche idea, in questi giorni che odorano di storia, se l’è potuta fare: “Sono arrivato in Università nell’autunno 2013 per sostituire Johann Spitzer – racconta Sandonà, professore incaricato dal 2013 al 2019 di materie economiche nel corso di laurea magistrale di dottrina sociale della Chiesa nell’istituto pastorale Redemptor hominis della Pontificia Università Lateranense – un docente argentino che rientrava in patria. (L'Eco Vicentino)

Era dato tra i favoriti, ma ancora una volta si è avverato il detto: “Chi entra Papa in conclave, esce cardinale”. Non è mancata un pizzico di delusione, in piazza San Pietro, tra i fedeli che facevano apertamente il tifo per lui, da tutti considerato il nome più forte se fosse tornato un Papa italiano. (Il Gazzettino)

Un Papa americano, la delusione e la rabbia dei cardinali italiani: Parolin "bruciato" subito, l'ipotesi Filoni e l'alleanza inaspettata. I retroscena del conclave

Nel momento in cui il cardinale Robert Francis Prevost si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni, accanto a lui è comparso un volto che fino a poche ore prima molti ritenevano destinato a un altro ruolo: Pietro Parolin (ItaliaOggi)

Ma perché non se lo aspettavano, non lo conoscevano, ma soprattutto perché erano sicuri che dal finestrone avrebbe fatto capolino il viso bonario del segretario di Stato, cardinal Parolin. Non per avversità o per antipatia verso il nuovo Pontefice. (il Giornale)

Doveva essere il conclave di Parolin o Pizzaballa. A spuntarla, invece, è stato a sorpresa un Papa americano. (Leggo.it)