Reggio - Tritolo in Comune, l’ombra dei servizi segreti: 'Serviva a favorire l'ex sindaco Scopelliti”

CityNow INTERNO

Il tritolo trovato nel 2004 all'interno di Palazzo San Giorgio in un bagno, sarebbe stato sistemato al fine di “favorire il consenso politico dell'allora sindaco Guseppe Scopelliti”.

È quanto emerge dagli atti depositati dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo nel processo di appello “‘Ndrangheta stragista” con tre informative dei servizi segreti firmate da Marco Mancini.

Stando a una relazione dell’artificiere Giovanni Sergi, citata nell’informativa, quel giorno a Palazzo San Giorgio “tutte le operazioni (di rimozione, ndr) erano seguite in prima persona dal questore Vincenzo Speranza”. (CityNow)

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L’obiettivo è dotarsi di un piano socio sanitario che utilizzi, senza disperderle, tutte le risorse esistenti , con l’unico obiettivo di migliorare la condizione delle persone, e di quelle più fragili in particolare” E in Calabria i Fondi Europei e il Pnrr rappresentano l’occasione storica per ridurre il gap con il resto del Paese costruendo un sistema socio sanitario efficiente e completo. (Quotidiano online)

Tra 'Ndrangheta e pezzi deviati delle istituzioni non c'è stata una trattativa, ma un patto. Una finta bomba che porta la firma dell'allora capo della prima divisione del Sismi, Marco Mancini, e del suo uomo al Sud, Corrado D'Antoni, con la complicità di dirigenti della polizia e l'ombra di uno storico esponente dell'eversione nera (La Repubblica)

La storia. L’esplosivo piazzato in un bagno del Comune di Reggio Calabria quando era sindaco Giuseppe Scopelliti - tre panetti di tritolo confezionati con un nastro adesivo ma privi di innesco - e trovato nell’ottobre 2004 dalla polizia dopo una segnalazione dei servizi segreti, sarebbe stato sistemato al fine di «favorire il consenso politico del sindaco Scopelliti». (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

Secondo Sergi, inoltre, l’attentato di Palazzo San Giorgio del 6 ottobre 2004 non rientrerebbe nel consueto modus operandi della criminalità organizzata locale» Questo risulta dagli atti depositati dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo nel processo di appello “‘Ndrangheta stragista” con tre informative dei servizi segreti firmate da Marco Mancini (Il Reggino)

È quanto emerge dagli atti depositati dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo nel processo di appello "'Ndrangheta stragista" con tre informative dei servizi segreti firmate da Marco Mancini (LaC news24)