Serie A a 18 squadre, pochi club favorevoli: i motivi

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Pare infatti che tali club concordi siano quelli impegnati regolarmente nelle coppe europee

Si parla di 5-6 società di Serie A pronte ad accogliere favorevolmente la riduzione del numero di squadre ed allo stesso tempo di partite da disputare.

Leggi anche:. Solo 5-6 club favorevoli alla rivoluzione di Gravina. L’idea del presidente federale Gabriele Gravina ha dunque avuto solo una parziale risposta positiva. (MilanLive.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Serie A - L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport scrive sulla riforma della serie A: "Il vento del cambiamento non è sempre un vento amico. La formula alternativa più gettonata è quella che vede impegnate 18 squadre con due gare di playout per decidere la terza retrocessa. (CalcioNapoli24)

Infatti la prima idea sostenuta dal presidente federale Gabriele Gravina, vale a dire quella di passare da 20 a 18 squadre, non è stata ritenuta opportuna per il miglioramento del campionato. In settimana si è tenuta la prima Assemblea di Lega dedicata ai cambiamenti che può subire l’attuale Serie A in vista del 2023 ma, stando a quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, la prima fondamentale proposta non ha trovato il favore dei club. (Calcio In Pillole)

PLAY-OFF E PLAY-OFF Al vaglio anche play-off e play-out, come accade anche dalla Serie B in poi e in vari altri sport. (Calcio Casteddu)

Non decolla la riforma pensata per modificare la struttura della massima serie. La maggior parte delle società di Serie A non sembra voler accettare la riforma del format con passaggio da 20 a 18 squadre che i vertici di Lega e Figc avrebbe voluto far partire già fra 2-3 anni. (Fcinternews.it)

In questo caso si passerebbe dalle attuali 380 gare a 308: un meno 19% che migliorerebbe soltanto leggermente con i play-off, e che rischia di acuire le perdite economiche provocate dalla pandemia. La formula più gettonata è quella che vede impegnate 18 squadre, con due gare di play-out per decidere la terza retrocessa. (Milan News)

Oggi la questione arriva in Federcalcio: Gravina cerca di trovare una linea comune. Il vento del cambiamento non è sempre un vento amico. Per questo i presidenti di Serie A, durante l’Assemblea di Lega di mercoledì in cui si discuteva del nuovo format per il campionato, hanno chiesto tempo. (La Gazzetta dello Sport)