Pechino e il ciclone Trump. L’economista: effetti passeggeri

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Di Antonio Troise ROMA Alessandro Lanza , docente di Economia alla Luiss di Roma, non è per niente sorpreso dalla reazione cinese ai dazi di Trump. "Mi verrebbe da dire: chi di dazio ferisce, di dazio perisce. La verità è che con le guerre commerciali stanno tutti peggio. Il sistema potrebbe funzionare se un Paese decide le tariffe e gli altri restano fermi. Invece, dal momento che tutti reagiscono, il risultato è che i prezzi dei beni finali aumenteranno e il sistema industriale soffrirà. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre fonti

Con calma tutta orientale, la Cina ha reagito ai dazi del 10% imposti da Donald Trump con nuovi dazi sui prodotti statunitensi e avviando un'indagine antitrust su Google. Tutto nell'attesa che ad horas i due pres… (L'HuffPost)

LONDRA – Il primo round della “più stupida guerra commerciale di tutti i tempi”, come l’ha chiamata il Wall Street Journal, si è concluso con un sostanziale pareggio: gli Stati Uniti hanno congelato per un mese l’aumento delle tariffe doganali a Messico e Canada, in cambio di maggiori misure di questi ultimi per fermare narcotraffico e immigrazione clandestina. (la Repubblica)

I dazi di Trump potrebbero comprimere la crescita europea del 2025, sostengono i principali analisti di Wall Street. Goldman Sachs stima l'Eurozona a uno +0,7 per cento. L'euro più debole potrebbe offrire solo un sollievo parziale PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Dazi Usa: settori moda, auto e moto a rischio

L'imposizione delle imposte sui consumi, che vanno a colpire la circolazione dei beni in questo caso tra Usa e altri paesi, potrebbe toccare anche all'Europa con perdite in Italia stimate da Confartigianato in circa 11 miliardi di euro. (MilanoToday.it)

ANSA (Avvenire)

I dazi restano al centro delle attenzioni dell’agenda Trump , dopo la sospensione di quelli contro Messico e Canada . Se Canada e Messico hanno scelto la via diplomatica per convincere Trump a rinviare di un mese l’introduzione dei dazi, la Cina ha scelto la strategia opposta: ai dazi statunitensi del 10% sulle importazioni dei prodotti cinesi, entrati in vigore oggi, il governo cinese ha risposto con dazi al 15% sul carbone e il gas naturale liquefatto (Gnl) estratti negli Stati Uniti e un ulteriore 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcuni veicoli; tutti questi dazi entreranno in vigore il 10 febbraio. (Il Sole 24 ORE)